Occhi (Lega): “Bonaccini riconosce le criticità dell’emergenza sanitaria in ER. Segua il modello veneto”

di UG

“Bonaccini predica bene sul potenziamento della medicina territoriale ma se non tira fuori progetti seri e molte risorse finirà per razzolare male, come del resto da anni fa sulla sanità pubblica regionale”. È il commento del Consigliere regionale del Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna, Emiliano Occhi, alle parole pronunciate da Bonaccini sul futuro della sanità regionale dopo l’emergenza per l’epidemia di covid-19 in un suo intervento ad una trasmissione televisiva.

“Prendiamo comunque le parole del Governatore come la volontà di un cambio di strategia sulla sanità e quindi di un riconoscimento che la gestione dell’epidemia in Emilia-Romagna ha mostrato criticità, proprio perché la medicina del territorio è stata negli anni ridimensionata e si è trovata impreparata sovraccaricando quella ospedaliera – ha aggiunto il Consigliere leghista – Ormai è chiaro che il modello di sanità che ha funzionato nell’emergenza non è quello emiliano-romagnolo ma quello veneto, sostenuto anche con scelte coraggiose dal governatore leghista Zaia.

Il problema non si risolve criticando il privato ospedaliero, che esiste anche in Emilia-Romagna ed è sicuramente più forte che in Veneto, ma organizzando i presidi territoriali partendo da un maggiore coinvolgimento della società civile e dei professionisti su progetti innovativi e dandogli un’impronta non emergenziale ma di strutture solide e meglio orientate alla prevenzione. Bisogna creare, infatti, una medicina di base più compatta, in grado di operare autonomamente in team e che abbia più spazi per far eseguire tamponi e test sierologici con tempestività. La scarsità iniziale e il ritardo nei test diagnostici è stata peraltro e soprattutto a Parma, una delle più importanti criticità nella gestione sanitaria dell’epidemia in questa regione.

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