Servizi Italia: -10% di fatturato nel primo semestre 2020. Bene i mercati turco e brasiliano

di UG

Il Consiglio di Amministrazione di Servizi Italia – società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana e leader nel mercato dell’outsourcing di servizi ospedalieri in Italia, Brasile, Turchia, India, Albania, Marocco e Singapore – ha approvato in data odierna la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020.

“I risultati del primo semestre 2020 – ha dichiarato Roberto Olivi, Presidente del Comitato Esecutivo di Servizi Italia – sono stati influenzati dalla crisi epidemiologica e dagli effetti delle misure per il suo contenimento nei diversi Paesi in cui opera il Gruppo, che ha continuato a garantire i propri servizi, in quanto attività essenziali per il sistema sanitario.

Le performance di periodo sono state caratterizzate in particolare da una contrazione dei ricavi in Italia sia a seguito della differente composizione del portafoglio clienti del segmento lavanolo, sia come conseguenza della citata emergenza epidemica con effetti su sterilizzazione e lavanolo alberghiero e sull’incremento di costi dovuti alle misure introdotte per garantire la continuità dei servizi e a sostenere e tutelare tutti gli stakeholder del Gruppo, con particolare attenzione a clienti, dipendenti e fornitori.

Ciò nonostante, la riduzione della marginalità operativa è stata in parte limitata dalle ottime performance registrate in Brasile e Turchia, sebbene impattate negativamente dall’effetto traduzione cambi e dalle contestuali misure di contenimento dei costi operativi e di struttura attuate dal management del Gruppo.

In tale contesto, rimaniamo tuttavia fortemente fiduciosi in una ripresa dei risultati del Gruppo a partire dai primi mesi 2021; questo anche in considerazione della conferma dell’aggiudicazione della gara di appalto relativa alle strutture sanitarie della Regione Veneto. Con un valore complessivo di oltre 90 milioni di Euro, su una durata di 5 anni, tale aggiudicazione – insieme ad ulteriori iniziative di efficientamento messe in atto e allo studio già per il 2020 – pone le basi per un’evoluzione positiva dei ricavi e dei margini del Gruppo nel medio- lungo termine”.

RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2020

Il fatturato consolidato del Gruppo Servizi Italia nel corso del primo semestre del 2020 si è attestato a Euro 117,9 milioni, in riduzione del 10,5% (-7,7% a parità di cambi) rispetto al primo semestre 2019, con i seguenti andamenti settoriali:

I ricavi derivanti dalla linea di business dei servizi di lavanolo – che rappresentano il 76,4% dei ricavi del Gruppo e comprendono tutte le attività relative al lavaggio, noleggio, ritiro e ricondizionamento degli articoli tessili e di materasseria – passano da Euro 97,4 milioni nei primi sei mesi del 2019 a Euro 90,1 milioni nel primo semestre 2020 (-7,5%), solo in parte sostenuti dall’ottima crescita organica delle aree Brasile e Turchia (tuttavia compensata da una variazione cambiaria negativa), oltre che dalle acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio 2019 che contribuiscono per tutti i sei mesi del 2020 (+3,3%). Nell’area Italia il calo dei ricavi è imputabile a minori volumi registrati dalla Capogruppo nel Lazio, all’avvio di nuovi contratti nell’area Lombardia ed Emilia-Romagna con prezzi mediamente inferiori rispetto al passato, nonché a un significativo calo del fatturato registrato nel settore alberghiero e ristorazione a partire dal mese di marzo 2020 (interamente riconducibile alla situazione di emergenza epidemiologica Covid-19).

I ricavi derivanti dalla linea di business dei servizi di sterilizzazione biancheria (steril B) – che rappresentano il 7,1% dei ricavi del Gruppo e comprendono tutte le attività relative alla sterilizzazione dei set sterili e alla fornitura di monouso utilizzati negli interventi chirurgici per l’allestimento del campo operatorio e la vestizione dell’equipe medica – passano da Euro 10,6 milioni nei primi sei mesi del 2019 a Euro 8,4 milioni nel primo semestre 2020, con un decremento del 20,3%. Tale divisione sconta gli effetti derivanti dalla situazione epidemiologica in corso in termini di minori volumi legati al calo degli interventi chirurgici, oltre alla cessazione di alcuni contratti relativi alle aree Friuli Venezia Giulia e Lombardia e alla contrazione di alcune forniture verso l’estero.

I ricavi derivanti dalla linea di business dei servizi di sterilizzazione di strumentario chirurgico (steril C) – che rappresentano il 16,5% dei ricavi del Gruppo e comprendono tutte le attività relative al noleggio, sterilizzazione, ritiro e ricondizionamento dello strumentario chirurgico – passano da Euro 23,8 milioni nei primi sei mesi del 2019 a Euro 19,5 milioni nel primo semestre 2020, con un decremento del 18,3%. Si segnala in particolare che il segmento Steril C – pur registrando segnali positivi di ripresa già a partire dal mese di giugno 2020 per effetto del graduale ripristino degli interventi chirurgici – ha registrato nel semestre un calo dei ricavi a partire da marzo 2020 principalmente derivante dalla diminuzione degli interventi chirurgici connessa all’emergenza Covid-19.

Rispetto alla distribuzione geografica, i ricavi generati nei mercati esteri si attestano a Euro 16,8 milioni (di cui 13,1 milioni relativi all’area Brasile e Euro 3,7 relativi all’area Turchia) e coprono una quota del 14,3% del fatturato consolidato nel primo semestre 2020 (14,7% nello stesso periodo del 2019). I ricavi dell’area Brasile sono caratterizzati da una crescita organica in valuta locale del 3,8%, controbilanciata tuttavia da un effetto di traduzione cambi negativo del 20,5% (deprezzamento del Real Brasiliano rispetto all’Euro), che porta a una variazione negativa di periodo del 16,7%. Anche i ricavi dell’area Turchia hanno registrato una crescita organica positiva di periodo pari al 13,2%, tuttavia compensata da un effetto cambi negativo del 12,6% (deprezzamento della Lira Turca rispetto all’Euro), che porta a una variazione netta positiva del fatturato dello 0,7%.

Il risultato operativo lordo (EBITDA) consolidato è passato da Euro 34,1 milioni nei primi sei mesi del 2019 ad Euro 27,5 milioni del primo semestre 2020. Nonostante la forte riduzione dei ricavi nel periodo, la riduzione dell’EBITDA margin è stata limitata, passando dal 25,9% al 23,3% (23,6% a parità di cambio e perimetro).

Questo dato riflette le performance positive provenienti in particolare dalle aree Brasile e Turchia e le misure di contenimento dei costi operativi e di struttura. Si rileva comunque una maggiore incidenza dei costi di materie prime rispetto al fatturato prevalentemente per l’acquisto di dispositivi monouso e DPI legati all’emergenza Covid-19 e una maggiore incidenza dei costi per servizi, in particolare per un maggiore ricorso alla terziarizzazione dei servizi core quali lavanderie esterne e servizi di guardaroba a supporto dell’emergenza Covid-19. I costi del personale aumentano la loro incidenza rispetto al fatturato, nonostante un minor ricorso a lavoro interinale e un maggiore utilizzo, a fronte dell’emergenza Covid-19, di ferie, permessi e CIG che hanno contribuito a un calo, in valore assoluto, del costo del personale pari al 9%. Nonostante l’emergenza Covid-19, si confermano anche nel primo semestre 2020 gli ottimi risultati di marginalità operativa a livello internazionale sia nell’area Brasile (EBITDA margin 33,9%), che ha registrato un sensibile incremento rispetto al primo semestre 2019, sia nell’area Turchia (EBITDA margin 31,3%).

Il risultato operativo consolidato (EBIT) è passato da Euro 6,2 milioni nel corso dei primi sei mesi 2019 ad Euro 0,2 milioni nel corso del medesimo periodo 2020, principalmente per effetto delle dinamiche già descritte a commento della variazione di fatturato ed EBITDA.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2020 del Gruppo Servizi Italia chiude pertanto con un risultato netto pari a Euro -0,2 milioni rispetto a Euro 4,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 è pari a Euro 135,9 milioni, in aumento rispetto a Euro 127,4 milioni del 31 dicembre 2019.

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