“L’equilibrismo politico di Fecci”

SMA MODENA
lodi1

01/11/2009
h.17.00

Ho letto con stupore la risposta piena di livore dell’Assessore Fecci alle frequenti sollecitazioni della Lega Nord alla richiesta dell’uso dell’esercito a Parma.
Stupore per il tono e per la tempistica; dovrebbe sapere che non è sicuramente responsabilità della Lega l’attuale situazione di insicurezza e criminalità sul territorio, ma di chi ha continuamente sottovalutato il problema o non è stato capace di prendere posizioni anche controcorrente pur di “regalare” un po’ di serenità ai propri concittadini: la Carta di Parma non va solo sbandierata ma applicata con serietà, severità, quotidianità perché le attuali normative lo permettono e lo dimostrano le ordinanze di tanti altri sindaci, anche di sinistra, atte a limitare fenomeni quali l’immigrazione clandestina, l’abusivismo, la prostituzione e tante altre situazioni moleste per i cittadini e deturpanti per la società civile e le nostre città.
Mi risulta invece incomprensibile la decisione di dare comunicazione delle richieste già inoltrate al Ministero solo dopo averle tenute nascoste per diverso tempo: ho avuto la sensazione che l’Assessore Fecci si sia come liberato da un peso, una angoscia che lo attanagliava; perché un tale atteggiamento? Molto probabilmente questa condotta più da “cospiratore” che da assessore è stata “imposta” da divergenze politiche interne alla maggioranza e dalla necessità di un comportamento molto attento e rispettoso nei confronti delle Autorità che gestiscono l’ordine pubblico e che in ripetute occasioni si erano dichiarate contrarie all’uso dell’esercito anche se solo per funzioni di prevenzione dei reati e di controllo del territorio.
Ma le continue pressioni hanno fatto esplodere il battagliero assessore che con la sua dichiarazione ha incrinato il fronte del no e costretto gli oppositori a prendere posizioni personali ed autonome: perfino l’On Libè, l’anti-Lega per eccellenza, ha dovuto dichiarare, ma a denti molto stretti, che forse l’esercito era il male minore; Roberto Gervaso diceva: scendere a compromessi è un modo come un altro per salire; ma a Parma mi sembra che viaggino in ascensore. 

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma della Lega Nord

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01/11/2009
h.21.30

Civiltà per Parma interviene sulla polemica Fecci-Zorandi: “Il leghista Zorandi polemizza con l’assessore Fecci e leva ogni responsabilità al suo partito sulla sicurezza.
Dunque, ricapitolando, il Governo, e il suo ministro degli Interni che è leghista, inviano l’esercito nelle città per colmare le lacune aperte dai tagli alle forze dell’ordine. Per di più a Parma, dove l’esercito è stato richiesto dal Comune, il Ministro degli Interni non ha mandato nemmeno un soldato.
Tirando le somme 0 a 2 e Zorandi sconfitto.
Se il Comune di Parma, come dice Zorandi, va in ascensore, La Lega si muove a ritmo di lumaca”.

Claudio Bigliardi
Civilta’ Parma