“Dal suo ingresso al Governo la Lega si batte per ottenere ristori adeguati alle imprese e la possibilità per tanti settori di ripartire in sicurezza. Sappiamo bene che il Paese è stremato.
Esiste un’Italia a cui, dall’inizio della pandemia, la politica si è rifiutata di dare ascolto e risposte adeguate. Partite iva, commercianti, ristoratori, palestre, centri estetici, mondo della Cultura, dello Spettacolo, del Turismo e tanti altri settori: milioni di persone che costruiscono ogni giorno la ricchezza di questa nazione sono stati ignorati, mentre la politica si occupava di banchi a rotelle e monopattini elettrici. La Lega è entrata nel Governo Draghi per dare voce e rappresentanza ai non garantiti, ai nuovi emarginati.
Le chiusure stanno soffocando il Paese e non possono essere più l’unica risposta con cui mascherare i limiti di un’azione governativa, fino a poco tempo fa, sempre tardiva e completamente inadeguata. Oggi possiamo e dobbiamo cambiare passo, la Lega lo chiede con forza.
Ora che con il Governo Draghi il piano vaccinale, pur tra mille difficoltà, sta decollando, occorre riaprire al più presto ovunque i dati in possesso delle autorità sanitarie lo consentano, superando la logica delle zone rosse indiscriminate.
Anche sui ristori stiamo insistendo per assegnare risorse che saranno oggetto di un nuovo scostamento di bilancio previsto con la votazione del Documento di Economia e Finanza per il prossimo 22 aprile. Chi frena su queste priorità non ha ancora capito cosa sta succedendo nel Paese”.
Così i parlamentari parmigiani della Lega Laura Cavandoli e Maurizio Campari.


