I gruppi di minoranza di centrosinistra: “L’attenzione del Comune di Parma sulla parte ‘sociale’ della crisi è insufficiente”

di UG

Abbiamo sentito e letto le parole del Sindaco che denuncia la mancanza di 20 milioni di entrate dovuta a questa fase di straordinaria difficoltà, prospettando una possibile riduzione dei servizi alla persona qualora non vi sia un intervento del Governo a copertura degli ammanchi.

Anche altri Sindaci di città capoluogo particolarmente colpite dall’emergenza hanno evidenziato analoghi problemi e la situazione è certamente grave, soprattutto se gli effetti di questa situazione dovessero ricadere direttamente sui cittadini, costretti ad arrangiarsi da soli in questo quadro di grande difficoltà.

Allora è giusto che il Comune di Parma chieda un sostegno forte al governo e alla regione come stanno facendo anche gli altri Comuni. Ma pensiamo sia giusto che anche il Comune di Parma provi a fare la sua, la nostra parte quantomeno in altro modo. La città ha risposto agli appelli della solidarietà in modo eccellente e ha saputo già raccogliere più di due milioni da destinare alla sanità locale, sommersa inizialmente dalla emergenza.

Ci sembra invece ancora insufficiente l’attenzione nei confronti della parte ‘sociale’ della crisi soprattutto alla luce di quanto paventato in tema di servizi. Vogliamo dunque proporre due iniziative per questa fase straordinaria che altri comuni stanno sperimentando con successo, in attesa di comprendere meglio il quadro economico comunale.

Istituzione di un fondo di mutuo soccorso.

Milano, Bergamo, Lucca e Reggio Emilia hanno costituito un fondo di mutuo soccorso co finanziato dal Comune il cui sindaco si è fatto promotore della solidarietà presso banche, istituzioni finanziarie, imprenditori e quei cittadini di che possono contribuire. Un fondo destinato ad aiutare, nell’immediato, coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla diffusione del Corona Virus e a puntellare la ripresa delle attività cittadine con interventi più strutturali per la ricostruzione del tessuto socio economico della città. A milano dove sono stati raccolti più di 10 milioni, si darà attenzione ai disoccupati a causa della crisi Covid-19, ai dipendenti a tempo determinato cui non è stato rinnovato il contratto, ai precari, ai lavoratori autonomi in crisi, alle collaboratrici familiari e altre categorie di lavoratori fragili, come a Bergamo. A Lucca l’amministrazione comunale ha attivato il fondo con un versamento comunale di 100.000 al fine di sostenere la crisi di liquidità per piccole imprese, il commercio e lavoratori in difficoltà .

Interventi per l’emergenza affitti.

Uno degli aspetti più allarmanti della crisi economica indotta dal Coronavirus riguarda l’emergenza affitti. Su questo versante la Regione Emilia romagna ha stanziato 12 milioni di euro per sostenere le famiglie in difficoltà per pagare l’affitto, prorogando a giugno i termini del bando regionale e lasciando ai Comuni la possibilità di andare a esaurimento delle graduatorie comunali, oltre a mettersi subito al lavoro per quello nuovo, potendo anticipare il ricorso alle risorse stanziate per il 2020. Su questo tema pensiamo che il comune debba monitorare la situazione, intervenendo affinché la casa non divenga un problema per nessuno

I Gruppi consiliari
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