Porta la firma del consigliere Matteo Daffadà e della capogruppo del Partito Democratico Marcella Zappaterra l’interrogazione presentata in Regione al fine di sollecitare il Governo affinché le persone con fibrosi cistica e i loro familiari siano incluse come prioritarie nell’elenco dei soggetti con disabilità che saranno vaccinati nella seconda fase della campagna vaccinale. I malati di fibrosi cistica infatti, sono a rischio di poter contrarre una infezione da SARS-CoV-2 e di sviluppare una grave sintomatologia. La fibrosi cistica la più comune tra le malattie genetiche ereditarie, colpisce un bambino su 2500, una patologia cronica ed evolutiva, causa anche di gravi infezioni e un progressivo deterioramento della funzionalità respiratoria. «Le persone affette da fibrosi cistica per le caratteristiche stesse della malattia sono particolarmente esposte alle infezioni virali. Si tratta di soggetti molto fragili – precisa il consigliere Daffadà – a oggi non esiste una cura risolutiva ma solo terapie per rallentarne l’evoluzione. L’unica alternativa è il trapianto di polmone. I pazienti in attesa, come dimostrano gli studi, hanno un rischio di contrarre l’infezione da Covid, 4 volte superiore a quello della popolazione in generale. Vanno protetti e con loro anche caregiver, genitori, fratelli, conviventi».
E continua: «Al fine di ridurre il rischio di contagio sarebbe opportuno che la somministrazione delle dosi possa essere somministrata presso il domicilio o comunque in luoghi “protetti” e, per le caratteristiche sin qui conosciute dei vaccini stessi, venga effettuata la somministrazione dello Pfizer/BioNTech».
