Le amministrazioni comunali italiane, compresa quella di Parma, hanno approvato il provvedimento che prevede, a partire da quest’anno, un aumento dell’80% delle indennità di funzione (per semplicità gli stipendi) per Sindaco, Assessori e Presidente del consiglio comunale.
Di principio, l’adeguamento risponde ad una esigenza di equità per le responsabilità che oggi gli amministratori locali sono chiamati ad assumersi e rispetto a quanto previsto per le altre figure istituzionali, come Consiglieri regionali e parlamentari.
Tuttavia, il provvedimento, 438 mila euro annui per le casse comunali di Parma, attinge dai bilanci comunali, già in crisi nel soddisfare i bisogni dei cittadini, cadendo in uno dei peggiore momenti di crisi socio-economici della nostra storia recente.
Il rischio è che si accentui la distanza e la sfiducia che oggi i cittadini hanno nella credibilità della classe politica, che già si manifesta nella grave crisi di partecipazione nella scelta dei propri amministratori locali e nazionali.
Il provvedimento, quindi, andrebbe congelato fino alla risoluzione dell’attuale crisi socio-economica e successivamente legato a formule che ne giustifichino agli occhi dei cittadini l’aumento. Per esempio, si potrebbe vincolare questo aumento al reale lavoro svolto dagli amministratori locali rispetto alle loro promesse elettorali. Una sorta di indicatore di produttività annuale, che lega l’aumento di indennità proporzionalmente all’effettiva realizzazione dei progetti ed alla loro complessità.
Ogni Assessore in sede di bilancio di previsione annuale presenta i progetti che intende realizzare per soddisfare una quota parte delle promesse fatte in campagna elettorale e l’anno successivo si assegna l’incremento economico proporzionalmente ai progetti effettivamente realizzati ed alla loro complessità. Una verifica che potrebbe essere svolta da un soggetto terzo a garantire i cittadini dall’assenza di un conflitto di interessi.
Chiedere la fiducia per fare l’amministratore della cosa pubblica è certamente un atto meritorio di impegno civico che deve essere apprezzato e tutelato, ma che comporta più un carico di doveri che un arricchimento di privilegi.
Giampaolo Lavagetto
ex Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Parma

