In tempi di elezioni, ma non solo, la politica della “bistecca” prende quota e la saggezza della politica bistecca ci dice che per vincere a Parma “servono caratura del candidato sindaco e chiarezza del programma”.
Nei giorni delle perle di saggezza della politica bistecca, un’associazione dell’area di via Verdi e via Garibaldi chiede alle autorità competenti di porre l’attenzione sulla presenza di un “clochard” (romantica espressione per definire i poveri senza tutto delle nostre città) che vive e dorme stabilmente davanti alla Salumeria Garibaldi, creando “disagio e indignazione tra residenti e commercianti”.
La meritoria associazione e le destre cittadine, bianche, etero, omofobe e cristiane, chiedono che venga ripristinato un presidio fisso delle forze dell’ordine a contrasto della gravissima situazione di degrado urbano e insicurezza che opprime Via Verdi ed in generale l’intero centro storico, una situazione, la presenza degli scarti umani nelle nostre strade – i poveri figli di poveri presenti in città – che sarà oggetto di discussione in Consiglio Comunale.
In tempo di elezioni, la politica bistecca non disdegna l’ascolto ad associazioni e comitati portatori di interessi, la politica bistecca vive di immaginario sicuritario e si nutre di forza militare, dei daspo, dell’uso del carcere, delle celle chiuse e delle chiavi buttate.
Sempre in questi giorni, durante l’incontro di Papa Francesco con i Sindaci dei comuni italiani, il Papa afferma che le città devono “partire dai poveri per servire il bene di tutti”.
Cari concittadini, non esistono città senza poveri, il problema è che i poveri ricordano le nostre fragilità, ci ricordano che abbiamo bisogno gli uni degli altri, i poveri ci chiamano alla solidarietà che non è solo un valore cristiano, la solidarietà è anche un valore civile e laico, valore della società civile dove la certezza del diritto e dei diritti, sono alla base della nostra convivenza.
Non sono un clericale ma credo Papa Francesco sui temi della solidarietà sia un prezioso alleato e sempre durante l’incontro con i Sindaci, il Papa descrive il contesto sociale emerso in tempo di pandemia: solitudini e conflitti all’interno delle case, il dramma di chi ha dovuto chiudere la propria attività economica, l’isolamento degli anziani, la depressione di adolescenti e giovani, l’aumento dei suicidi, le disuguaglianze sociali, le fatiche di famiglie che non arrivano a fine mese.
La pandemia ha fatto emergere tante fragilità, sono emerse tante fragilità e chi ha approfittato delle fragilità per incassare consenso, ma chi ha vissuto la sua vita a contrastare le rappresentazioni politiche e mediatiche infondate e ingannevoli, riconosce i racconti razzisti e discriminatori mascherati da richieste di presunta “sicurezza”.
La caratura del candidato sindaco e la chiarezza del programma sono la cifra dell’essere progressisti o populisti e conservatori, i sindaci bistecca li abbiamo conosciuti da sempre in questo Paese, come la pensa il tavolo progressista, come il candidato sindaco del centrosinistra?
Daspo, botte e galera per accaparrarsi i voti bianchi, etero, omofobi e cristiani delle associazioni e comitati o immaginare un approccio differente ai bisogni dei più poveri?
Quale risposta intendono dare i progressisti del tavolo ai cittadini?
La politica bistecca, cinica e pragmatica, orientata a dire solo ciò che i “cittadini” vogliono sentirsi dire è la visione dei progressisti o c’è il coraggio di politica altra?
Lo sentiremo in Consiglio Comunale, spero un altro raglio non si innalzi al cielo, spero gli amici e compagni del tavolo progressista abbiano il coraggio di proporre strade inclusive e di aiuto perché partire dai poveri è il modo tangibile e vero per servire il bene di tutti.
MarcoMaria Freddi
Radicale
Consigliere Comunale di Parma

