Sono ormai alcune settimane che la Gazzetta di Parma pubblica, con cadenza regolare, articoli a sostegno dell’anacronistico progetto di ampliamento e trasformazione in scalo cargo dell’aeroporto Verdi di Parma.
Il titolo di oggi poi è semplicemente fantastico, un coro di si dalla società civile. Quel coro di si però l’hanno sentito solo loro.
Da un paio di settimane invece noi di Sinistra Italiana insieme ai compagni di Europa Verde e Possibile siamo impegnati nella campagna elettorale per le imminenti elezioni politiche e, girando per le vie della città, per i mercatini, fuori dalle fabbriche e dalle scuole, il coro che sentiamo noi è di assoluta contrarietà per un un progetto che definire scellerato è riduttivo.
Durante la campagna per le comunali tutti i candidati sindaco, chi convintamente chi per convenienza, si dichiararono contrari al progetto cargo. Parma la Sinistra Coraggiosa, lista con cui ci presentammo alle elezioni comunali, si prende il merito di avere inserito nel programma di coalizione lo stop incondizionato ad ulteriore consumo di suolo nell’area aeroportuale finalizzato all’allungamento della pista o realizzazione di strutture logistiche.
L’allora candidato e adesso sindaco Michele Guerra fece immediatamente sua la posizione espressa dalla coalizione al punto di diventare un punto cardine della sua personale campagna elettorale e dell’azione della sua amministrazione.
Non da ultimo, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e la vice presidente Elly Schlein durante le loro visite a Parma della scorsa primavera si espressero in maniera chiarissima su quale dovesse essere la funzione futura dell’aeroporto, niente cargo ma rilancio passeggeri.
Quindi signori della Gazzetta fatevene una ragione, Il Verdi non diventerà mai uno scalo cargo perché i cittadini di Parma non lo vogliono. La volontà di tutti deve sempre prevalere sul profitto di pochi.
Roberto Ranalli
Coordinatore
Sinistra Italiana Parma
Alleanza Verdi-Sinistra con Possibile