INTERVISTA – Francesco De Vanna: “La presenza del Pd dentro l’Amministrazione di Parma si vede in tutto, a partire dall’autonomia della politica”

di UG

Francesco De Vanna è uno degli assessori con le deleghe più impegnative della giunta Guerra (lavori pubblici, sicurezza, legalità, politiche del lavoro verde pubblico, manutenzioni).

E’ anche un frontman della dirigenza del Pd locale che ha vinto il congresso nazionale a sostegno di Elly Schlein.

Lo abbiamo intervistato.

Partiamo con la domanda più attuale: condividi la scelta di eleggere Stefano Bonaccini presidente del partito?

Credo sia un’ottima premessa per costruire quel contesto di unità senza il quale il PD non potrà esprimere appieno il suo vero potenziale. Spero che questa decisione agevoli l’avvio di una fase diversa del partito, con meno correnti e più idee.

Cosa pensi cambierà dentro il Pd di Parma dopo la vittoria alle primarie di Schlein?

È cambiato già qualcosa: basti pensare che non c’è più sul grammofono il disco rotto del “partito dei sindaci”. Credo si sia inevitabilmente aperta una riflessione su cosa significhi “essere parte” della società, cioè “partito”. “Fuori”, per così dire, accadono cose e maturano sentimenti che la politica spesso non è in grado di trasformare in agenda di governo. Il riformismo o ha un popolo dietro, oppure non è. Lo dico innanzitutto a me stesso: essere bravi amministratori è condizione necessaria ma non più sufficiente. Le rendite sono finite da un pezzo: oggi non puoi più costruire un radicamento sociale effettivo se non sei in ascolto di quanti chiedono un impegno collettivo per il cambiamento. Se non attrezzi un partito minimamente in grado di organizzare questo impegno rischi di navigare a vista.

Da cosa si vede la presenza del Pd (o della sinistra, per dirla alla Schlein) dentro l’amministrazione comunale di Parma?

Da tutto. Innanzitutto da una ritrovata autorevolezza nel rapporto con gli stakeholders della Città: l’autonomia della politica è, infatti, un valore di sinistra. Poi lo si vede dal mezzo milione in più destinato alle politiche sociali e dall’impegno sul nuovo “Patto sociale”, dalle stabilizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici precari, dalle politiche per la neutralità carbonica, dalle politiche per la sicurezza fondate sulla prevenzione, sulla prossimità e sulle reti di protezione, oltre che sulla repressione. Inoltra la si nota da una classe amministrativa mai arrogante e sempre attenta a prendere in considerazione critiche e obiezioni.

Su quali progetti, in particolare, stai lavorando?

La gestione ordinata del PNRR e delle Opere Pubbliche assorbe buona parte delle mie giornate, come puoi immaginare. È una sfida molto complessa, che esige al contempo uno sguardo dall’alto sull’insieme degli interventi ma anche un’attenzione specifica sui singoli profili. Tra poche settimane dovremo affidare i lavori di tutte le opere finanziate dal PNRR: fin qui abbiamo rispettato tutte le scadenze ma è un’impresa che “si rinnova ogni giorno”. Sono molto impegnato anche nel dare segnali concreti di serenità al quartiere San Leonardo, dove stiamo affrontando insieme con gli altri colleghi varie problematiche, di sicurezza e non solo. Infine un po’ alla volta con gli uffici stiamo impostando una nuova politica di gestione del patrimonio arboreo, del verde pubblico e dei parchi.



Con i soldi del PNRR che sono stati assegnati a Parma, dobbiamo aspettarci una nuova “Parma Città Cantiere”? De Vanna come Ubaldi?

Non scherziamo. I paragoni si fanno tra misure omogenee: io sono solo un Assessore, Ubaldi è stato Sindaco della Città, peraltro ancora oggi evocato da chi ha ammirato i pregi o deprecato i limiti di quell’esperienza. In questo caso tutti gli interventi sono in un disegno organico di transizione ambientale ed energetica, di sostenibilità sociale e di potenziamento delle reti socio-sanitarie, in una logica di collaborazione e non di competizione con i territori vicini. E con standard ambientali molto avanzati. Gli effetti saranno tanti e si rifletteranno a lungo sullo sviluppo della Città.

Andrea Marsiletti

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