Il “furto con la tecnica delle finte informazioni stradali” è una modalità di raggiro con cui i malintenzionati, con la scusa di chiedere indicazioni stradali, distraggono la vittima per sottrarle i suoi beni. Mentre uno dei complici distrae la persona chiedendo indicazioni o offrendo aiuto, l’altro ne approfitta per rubare borse, portafogli o altri oggetti di valore.
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Sala Baganza, a conclusione di una rapida attività d’indagine, hanno denunciato un uomo ed una donna entrambi 24enni, che sulla scorta delle verifiche e accertamenti svolti sono ritenuti i presunti responsabili di evasione dagli arresti domiciliari e concorso nel furto di una borsetta in danno di una 71enne di Felino.
Secondo la ricostruzione dei fatti, alla fine di febbraio, mentre l’anziana stava rientrando a casa in auto, è stata costretta ad accostare. L’auto che la seguiva le aveva ripetutamente lampeggiato e suonato il clacson, mentre la passeggera gesticolava nel tentativo di indurla a fermarsi.
A questo punto, dall’auto è scesa una giovane donna che, con la scusa di chiedere indicazioni stradali per Langhirano e fingendo di non capire bene, ha convinto la 71enne a scendere dalla vettura per spiegarle meglio. In questa circostanza, dopo essersi slacciata la cintura ed essere scesa, si è accorta che la donna e l’auto non erano più dietro di lei e che la borsetta che aveva precedentemente appoggiato sui sedili posteriori era sparita.
Resasi conto del furto e dello stratagemma utilizzato dalla coppia, la 71enne ha subito chiamato il 112. Sul posto è intervenuta rapidamente una pattuglia dei Carabinieri di Sala Baganza che ha rassicurato la vittima e avviato le immediate ricerche dell’auto e dei suoi occupanti, descritti dalla donna.
La vittima si è poi recata in caserma per denunciare il furto della borsetta, contenente effetti personali e circa 250 euro, fornendo informazioni utili alle indagini, in particolare riguardo al tipo di auto utilizzata dalla coppia.
Grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza stradali, i Carabinieri hanno ricostruito il percorso dell’auto utilizzata per il furto, risalendo alla targa, all’identità del proprietario e ai reali utilizzatori del veicolo al momento del fatto che sono stati identificati in un uomo e una donna, entrambi 24enni residenti fuori provincia.
Ulteriori accertamenti hanno rivelato che, al momento del reato, i due erano evasi dagli arresti domiciliari, misura restrittiva disposta dal Tribunale di Modena per un precedente furto commesso nel 2024 con modalità simili. Acquisiti tutti gli elementi probatori emersi a loro carico, i 24enni sono stati denunciati alla Procura di Parma.
È importante sottolineare che gli indagati sono al momento considerati solo indiziati, seppur gravemente, e la loro posizione sarà attentamente valutata dall’Autorità Giudiziaria durante tutto il processo. La loro responsabilità sarà definitivamente accertata solo in caso di una sentenza di condanna definitiva, nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma


