Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, al termine di un’indagine lampo, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 28enne italiano, ritenuto presunto responsabile di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ricettazione, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e detenzione ai fini di spaccio di marijuana.
L’indagine è nata a seguito della denuncia di un 32enne residente a Parma, che ha raccontato di essere stato vittima di violenza da parte di un suo conoscente. L’uomo, con cui aveva un debito di circa 300 euro, si era presentato alla sua porta la mattina del 18 marzo armato di un “taser”. Dopo averlo spinto e danneggiato alcuni mobili, aveva sottratto due telefoni cellulari e una carta di credito, minacciando di trattenere questi oggetti come pegno fino al rimborso del debito.
I Carabinieri hanno avviato tempestivamente le indagini, e grazie alla descrizione fornita dalla vittima, sono riusciti a rintracciare il presunto responsabile in Borgo della Cavallerizza, identificandolo come un 28enne italiano residente in città.
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Sottoposto a controllo, il 28enne è stato trovato in possesso dei due telefoni cellulari rubati. Ha inoltre ammesso di avere la carta di credito della vittima a casa. I militari lo hanno accompagnato a casa per recuperare l’oggetto, ma durante il controllo dell’appartamento hanno percepito un forte odore di marijuana, il che ha spinto ad approfondire ulteriormente le verifiche.
Nella camera da letto del 28enne, oltre alla carta di credito della vittima, sono stati trovati 13 sacchetti di plastica trasparente contenenti piccole dosi di marijuana per un peso complessivo di circa 53 grammi, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e la somma di 870 euro in contante. Nel guardaroba, inoltre, è stato rinvenuto un “taser”, una carta di pagamento elettronico e alcuni documenti personali appartenenti a terze persone. L’immediata consultazione con la banca ha confermato che tali documenti erano il frutto di altri reati commessi in città.
La sostanza stupefacente è stata sottoposta a narcotest e sequestrata insieme allo storditore elettrico e ai documenti rubati. I due telefoni cellulari e la carta di credito sono stati restituiti alla vittima.
Raccolti tutti gli elementi probatori, il 28enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Si precisa che, al momento, l’indagato è considerato solo presunto responsabile dei reati, e la sua posizione sarà esaminata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del processo. La sua colpevolezza sarà accertata solo in seguito a una eventuale sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi di presunzione di innocenza sanciti dalla Costituzione.


