Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Sorbolo Mezzani hanno tratto in arresto un cittadino di origini straniere di 38 anni, ritenuto il presunto responsabile del furto continuato di energia elettrica. Nel corso della stessa attività investigativa, i Carabinieri hanno anche denunciato alla Procura della Repubblica di Parma la moglie 37enne dell’uomo, per la medesima ipotesi di reato.
Le indagini, avviate a seguito di alcune anomalie riscontrate nella rete elettrica locale, hanno condotto i Carabinieri della Stazione di Sorbolo Mezzani, nella mattinata del 12 agosto, a effettuare un accurato accesso ispettivo, congiuntamente a personale tecnico specializzato del gestore del servizio elettrico, presso un’abitazione nel Comune di Sorbolo Mezzani.
I Carabinieri hanno immediatamente identificato i coniugi proprietari dell’abitazione: si tratta di un 38enne di origini straniere e di una 37enne italiana.
Grazie al minuzioso sopralluogo dell’abitazione e dell’impianto elettrico, i Carabinieri hanno potuto documentare l’effettiva presenza di un allaccio abusivo. Questo era stato realizzato mediante un sistema rudimentale, ma efficace, di cablaggio dei cavi, finalizzato ad alimentare integralmente l’intera abitazione della coppia.
In particolare, l’impianto domestico dei coniugi era alimentato da un cavo elettrico che, fuoriuscendo da un foro nel muro, si collegava direttamente alla rete elettrica, dopo alcuni metri, tramite un cablaggio effettuato all’interno del contatore di una terza persona, deceduta da anni, in un immobile adiacente.
Secondo quanto accertato dai tecnici del gestore del servizio elettrico, l’allaccio abusivo sarebbe stato realizzato da almeno due anni, periodo coincidente con il mancato pagamento di alcune bollette e la conseguente anomalia, rilevata dai tecnici, che l’immobile non risultasse più energivoro.
I tecnici hanno quindi proceduto all’immediata interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, constatando che, una volta rimosso il cablaggio sospetto, l’immobile dei coniugi risultava privo di alimentazione elettrica.
Tutto il materiale tecnico utilizzato per la realizzazione dell’allaccio abusivo, insieme al contatore della terza persona, è stato acquisito dai tecnici per successive verifiche. Contestualmente, il responsabile delegato del gestore elettrico ha sporto denuncia di furto, riservandosi di quantificare l’ingente danno economico subito.
Al termine dell’indagine, e alla luce delle prove raccolte, il 38enne straniero, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio, è stato dichiarato in stato di arresto. La moglie, invece, è stata denunciata in stato di libertà.
Il Giudice dopo aver convalidato l’arresto ha disposto nei confronti del 38enne la misura cautelare dell’obbligo di presentazione (firma) nella caserma di Sorbolo Mezzani.
È doveroso sottolineare che gli odierni indagati sono, allo stato attuale, solamente indiziati di delitto, seppur in modo grave. La loro posizione verrà attentamente vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solamente a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza che tutelano ogni cittadino fino a prova contraria.

