Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Parma Centro, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 32enne di origine straniera. L’uomo, dopo approfonditi accertamenti e verifiche condotte dai militari, è ritenuto il presunto responsabile di rapina e tentata estorsione nei confronti di una 27enne, anch’essa straniera.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la notte del 17 agosto la giovane, in compagnia di alcuni amici connazionali, era in un locale da ballo nell’area ex Salamini. Intorno alle 03:00, uscita per prendere aria, fu avvicinata da un uomo che sembrava essere un suo connazionale. Inizialmente l’uomo si era comportato in modo amichevole, ma dopo qualche parola cambiò improvvisamente atteggiamento e divenne aggressivo. Le strappò con forza il cellulare dal braccio e la minacciò invitandola a seguirlo per trascorrere la serata insieme se voleva riavere il telefono.
La vittima, che ha iniziato a urlare, è stata raggiunta dai suoi amici, i quali hanno costretto l’aggressore a fuggire, riuscendo però a portar via anche il telefono della donna. Nei giorni seguenti la 27enne si è presentata alla Caserma di Strada Garibaldi per denunciare l’uomo, che ha dichiarato di non aver mai visto prima.
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La giovane ha fornito una descrizione dettagliata dell’aggressore, aggiungendo che un suo amico potrebbe riconoscerlo tramite un contatto sui social network. I Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, raccogliendo testimonianze e informazioni utili. Grazie a tali elementi, è stato possibile risalire ai dati di un account social che ritraeva il presunto responsabile.
Durante l’attività investigativa è stato possibile individuare l’utenza telefonica associata al profilo social e tracciare i dati di geolocalizzazione del cellulare della vittima. L’esame incrociato di questi elementi ha consentito di identificare il presunto responsabile: un 32enne di origine straniera, domiciliato fuori provincia e già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a stupefacenti e reati contro la persona.
Al termine degli accertamenti, e dopo aver acquisito un solido quadro indiziario, il 32enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente.
È doveroso sottolineare che l’indagato è attualmente solo degli indizi di delitto, seppur gravemente, e la sua posizione sarà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’iter processuale e definita solo con una sentenza di condanna passata in giudicato, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.


