Un passo decisivo verso la realizzazione dell’atteso invaso in Val d’Enza. Domenica 31 agosto, la C.&S. Di Giuseppe Ingegneri Associati srl, capofila del raggruppamento di imprese incaricato, ha formalmente consegnato il “documento di fattibilità delle alternative progettuali” (Docfab) al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, rispettando il cronoprogramma stabilito.
Lo studio conferma la fattibilità tecnica, economica e ambientale dell’opera, individuando come soluzione ottimale la costruzione di un invaso unico lungo il corso del Torrente Enza, tra i comuni di Vetto (RE) e Neviano degli Arduini (PR).
Il documento ha valutato diverse alternative, scartando l’ipotesi di due invasi distinti – uno sugli affluenti Lonza e Bardea e un altro alla stretta delle Gazze – a favore di un’unica struttura più funzionale e sostenibile. Nonostante il passo avanti, il documento dovrà essere ulteriormente approfondito dal punto di vista tecnico per ottenere la validazione definitiva.
Grande entusiasmo è stato espresso dal presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Lorenzo Catellani: “Dopo anni di attesa, grazie alla collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il Consorzio della Bonifica Parmense, compiamo il primo passo verso un’opera strategica per il futuro dei nostri territori. Un ringraziamento sentito ai tecnici e a tutto il personale coinvolto”.
Sulla stessa linea la presidente del Consorzio della Bonifica Parma, Francesca Mantelli: “Questo risultato rappresenta un importante punto di partenza. Siamo fiduciosi che gli sforzi condivisi porteranno finalmente una risposta concreta a un territorio che attende quest’opera da anni”.
Il progetto è stato finanziato con 500 mila euro, così ripartiti: 300 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna; 120 mila euro dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e 80 dal Consorzio della Bonifica Parmense.
Con la consegna del documento prende forma un’infrastruttura considerata cruciale non solo per la gestione delle risorse idriche, ma anche per la sicurezza idraulica e lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio.

