TeoDaily – Introduzione e prologo del Vangelo (immaginario) secondo Andrea
E accadde che un uomo, stanco di cercare, giunse a Gesù nella soglia dell’ombra.
Aveva consumato le sue preghiere come candele nella tempesta, e disse: “Signore, il mio cuore è una casa vuota. Ho bussato al cielo e il cielo non ha risposto. Tu dici che Dio parla, ma io ho udito solo vento.”
Gesù lo guardò, e disse: “Perché temi il silenzio del Padre? Il silenzio non è assenza: è la lingua antica di Dio. Prima che il mondo fosse, il Verbo riposava nel silenzio, e il silenzio era grembo della parola.”
L’uomo abbassò lo sguardo, e rispose: “Ma il silenzio mi pesa, mi schiaccia come pietra. Io desidero segni, e tu mi dai il vuoto. Ma io ho bisogno di sentirti, di sapere che Tu sei.”
IL VANGELO SECONDO ANDREA
- † Dio è più vicino dove il silenzio è più profondo [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)
- † E Gesù disse: “Voi siete Dio in Dio” [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)
- † Gesù incontra il sodomita [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)
- † Maria assurge in cielo, senza angeli, con la nebbia che si fa luce [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)
- † Gesù incontra Maria Maddalena sulla riva del lago di Tiberiade [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)
- † Il prologo del Vangelo secondo Andrea (di Andrea Marsiletti)
Gesù replicò:“Non cercate Dio nel fragore dei segni. Beato chi entra nel vuoto, perchè chi vi discende non cade, ma nasce. Quando non senti la voce di Dio, è allora che Dio ti ascolta. Quando non lo vedi, è allora che i suoi occhi sono fissi su di te e lui è nel respiro che ti sostiene. Il silenzio che ti spaventa è la soglia della mia voce. Non oltrepassarlo: ascoltalo.“
E mentre parlava, l’aria intorno a loro si fece quieta come un respiro trattenuto. E l’uomo tacque, e in quel tacere si udì come un canto senza suono, che scendeva dalle profondità dell’eterno.
Gesù gli disse: “Quando la mente si svuota di domande, allora lo Spirito trova spazio per posarsi. Rimani nella terra del tuo silenzio, e al mattino sarai fiore del Regno.“
E dopo che Gesù si allontanò, l’uomo si sedette solo sotto un albero di fico nel luogo dell’incontro. La notte lo avvolse come un mantello, ma il suo cuore non conobbe più paura. Rimase muto, perché sentì che ogni parola sarebbe stata di troppo. E da quel giorno, quando pregava, lasciava che la preghiera finisse nel silenzio, come un fiume che torna al mare da cui era nato.
Comprese che Dio è più vicino dove il silenzio è più profondo.
Aveva varcato la soglia, e dietro di essa non vi era il nulla, ma un cuore che respirava in lui da sempre.
E la notte si fece come un abisso luminoso, e il suo cuore sentì la pace del Verbo che taceva.
Andrea Marsiletti
TEODAILY
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