Il voto favorevole del governo Meloni al Green Deal europeo scuote anche la politica parmigiana. A intervenire è Nicola Dall’Olio, co-portavoce di Europa Verde Parma, che invita il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi a rivedere le proprie posizioni negazioniste sul cambiamento climatico.
“Con buona pace dei Salvini e dei tanti esponenti di destra negazionisti climatici – afferma Dall’Olio – a partire proprio dal consigliere Bocchi, relatore di minoranza sulla legge regionale per il clima. Ci auguriamo che, in quella veste, tenga conto del nuovo posizionamento della sua presidente di partito.”
Il riferimento è alla decisione del Consiglio dell’Unione Europea, che ieri ha approvato la legge europea sul clima fissando un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040. L’Italia, rappresentata dal ministro dell’Ambiente, ha votato a favore, allineandosi agli altri Paesi membri. Una scelta che segna un cambio di passo per un governo che finora aveva definito “ideologico” il Green Deal.
L’accordo prevede che il 5% delle riduzioni potrà essere compensato con crediti di carbonio extra UE, mentre l’85% dovrà derivare da tagli effettivi interni. Slitta invece al 2028 l’avvio del nuovo sistema ETS2, che introdurrà lo scambio di quote di carbonio nei settori dei trasporti e degli edifici.
Su pressione italiana è stato inoltre inserito il riconoscimento dei biocombustibili tra le fonti ammesse alla neutralità climatica, una misura accolta con favore da ENI ma criticata dagli ambientalisti come un arretramento sul piano ecologico.
Resta però il dato politico: l’Italia ha sostenuto una legge che conferma la neutralità climatica al 2050 e la riduzione del 55% entro il 2030, riconoscendo ufficialmente che la crisi climatica è reale e va affrontata con urgenza.
“È un fatto nuovo e positivo – conclude Dall’Olio – che mette in difficoltà chi, a livello locale, continua a negare l’evidenza scientifica. Ora anche a Parma occorre prendere atto di questo cambio di rotta.”

