Aeroporto, NoCargo: “Il fallimento si archivia ma i dubbi restano. Il Masterplan Cargo è ancora attivo”

NoCargoParma: “Stranezze su cassa integrazione, silenzi politici e un progetto ancora vivo nonostante gli slogan sui ‘passeggeri’”

di Tatiana Cogo

“Il Tribunale fallimentare di Parma ha archiviato il procedimento di fallimento dell’aeroporto. Una notizia che chiude un capitolo, ma che per molti cittadini apre interrogativi ancora più pesanti. Non conoscendo i dettagli del provvedimento – e difficilmente potendo accedervi come semplici cittadini – l’unica cosa possibile è tornare alla cronologia di quanto è stato raccontato negli ultimi anni e porsi qualche domanda”. Esordisce così l’associazione NoCargoParma in una nota stampa.

“Perché, nella storia pubblica dell’aeroporto, i punti in ombra non mancano”.

Cassa integrazione dopo il “salvataggio”: la prima stortura

“Suona anomalo, infatti, che durante la procedura di fallimento la società abbia continuato a pagare regolarmente gli stipendi dei dipendenti, mentre subito dopo il “salvataggio” questi stessi lavoratori siano stati messi in cassa integrazione.
E ciò che colpisce ancor di più è il silenzio improvviso di chi – giustamente – aveva sollevato la voce per tutelare quei lavoratori, organizzando presidi e appelli. Oggi, invece, tutto tace, nonostante gli stipendi non arrivino più e a sostenerli sia lo stato”.

Il Masterplan Cargo: esiste, è valido, e nessuno lo ha ritirato

“Altrettanto singolare è il clima di festosa rivendicazione politica seguito alla notizia dell’archiviazione del fallimento, tra slogan su “passeggeri, passeggeri” e dichiarazioni che celebrano l’assenza del rischio Cargo. Una realtà che però non coincide con i documenti ufficiali.

Il Masterplan che prevedeva l’allungamento della pista e la trasformazione dell’aeroporto in hub cargo non è stato ritirato.
È tuttora valido. Ha ottenuto il via libera della Commissione Via nazionale. È stato approvato in Conferenza dei Servizi anche grazie al voto favorevole del Consiglio Comunale di Parma. Un progetto che, sulla carta, esiste ancora e potrebbe essere attuato.

A esso sono legati anche 9 milioni di euro di fondi europei destinati all’allungamento della pista: risorse formalmente scadute, ma che la Regione Emilia-Romagna proroga di anno in anno”.

La domanda dell’associazione: “Perché nessuno chiede l’annullamento ufficiale?”

Il nodo politico sollevato da NoCargoParma è chiaro: come si può parlare di “ritorno ai passeggeri” e di “rischio cargo azzerato” quando il progetto cargo rimane attivo e finanziato?

Per coerenza, sostengono i cittadini del comitato, chi oggi celebra la vittoria dei voli passeggeri – pur avendo votato a favore del Masterplan cargo – dovrebbe essere il primo a chiedere la sua cancellazione definitiva.
Il ritiro del Masterplan, spiegano, sarebbe l’unico atto davvero risolutivo: chiuderebbe per sempre la questione cargo; eliminerebbe ogni incertezza sul futuro dell’aeroporto; rassicurerebbe i residenti, preoccupati da anni per impatti ambientali, rumore, inquinamento e qualità della vita.

Appello al sindaco e alla Regione: “Serve un atto politico chiaro”

Per l’associazione, è il sindaco che dovrebbe farsi promotore del ritiro del Masterplan e chiedere alla Regione di non prorogare più i 9 milioni per l’allungamento pista.
“Solo così – dicono – si potrebbe finalmente mettere la parola fine a un dibattito che dura da oltre un decennio”.


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