
Proseguono con determinazione i servizi di vigilanza e controllo del territorio disposti dal Comando della Compagnia dei Carabinieri di Borgo Val di Taro, finalizzati alla prevenzione dei reati e alla rassicurazione dei cittadini nelle valli del Taro e del Ceno.
Nella notte tra il 4 e il 5 maggio, un’operazione condotta dall’aliquota Radiomobile della Compagnia di Borgo Val di Taro ha portato alla denuncia di un uomo di 60 anni, di origini straniere, ora ritenuto responsabile di ricettazione e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
Tutto è iniziato intorno alle 4:30, quando una pattuglia impegnata in un servizio di controllo nel centro di Bertorella, frazione del comune di Albareto, ha notato un furgone sospetto. Il veicolo procedeva a passo d’uomo, compiendo soste improvvise e ripartenze repentine nelle vicinanze di alcune abitazioni, comportamenti insoliti per quell’orario e quel contesto.
Insospettiti, i militari hanno deciso di fermare il mezzo e sottoporre il conducente a un accurato controllo. L’uomo, un 60enne senza residenza stabile in Italia e proveniente dall’Est Europa, non ha saputo fornire spiegazioni convincenti sulla sua presenza in zona né sulle ragioni delle manovre sospette. La sua reticenza ha aumentato i sospetti dei Carabinieri, che hanno deciso di approfondire le verifiche.
Durante le operazioni, è emerso che il furgone, intestato a un residente di Langhirano, risultava essere stato rubato poche ore prima. La conferma è arrivata da una rapida consultazione delle banche dati delle forze di polizia, che ha evidenziato una denuncia di furto presentata il giorno precedente dal legittimo proprietario presso la caserma di Langhirano.
La situazione si è complicata ulteriormente quando il 60enne, visibilmente nervoso, ha tentato di occultare un marsupio sotto i sedili del veicolo. I militari, accortisi del gesto, hanno recuperato il contenuto, trovando un vero e proprio arsenale: tre coltelli di diverse dimensioni, una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso e una targa di un motociclo, sulla cui provenienza sono in corso accertamenti.
A completare il quadro, è emerso che l’uomo era sprovvisto della patente di guida. Di fronte a questa serie di elementi, i Carabinieri hanno condotto il soggetto presso la caserma di Borgo Val di Taro per ulteriori approfondimenti.
Il furgone, dopo le formalità di rito, è stato restituito al legittimo proprietario, che ha raggiunto la località montana nelle ore successive. Le armi sequestrate sono state tutte repertate e sottoposte a sequestro.
Al termine delle indagini, e salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 60enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.