Parma avrà un nuovo monumento di memoria sotto i Portici del Grano a ricordo dei combattenti parmigiani che partirono volontari per la guerra di Spagna.
Per approfondire il significato di questa apposizione la presidenza del Consiglio e l’Assessorato alla Cultura con il contributo della Regione Emilia-Romagna hanno promosso l’iniziativa “Un fragore che ancora risuona. Gli antifascisti parmensi nella guerra di Spagna (1936-1939)”. Dopo una visita guidata in Oltretorrente, presso l’Auditorium “Carlo Mattioli” del Palazzo del Governatore si è tenuto il convegno di studi “Guerre, fascismi e democrazie. Spagna, Catalogna e Italia a confronto”, un’importante occasione di approfondimento storico e di dialogo accademico internazionale.
“C’è un sottile filo rosso di libertà, democrazia e giustizia sociale che ci unisce con Barcellona, città che dimostra ancora oggi un profondo sentimento di gratitudine verso i valorosi volontari antifascisti parmigiani che combatterono nelle Brigate Internazionali in difesa della libertà e della democrazia nella Guerra civile spagnola.
Un sentimento fraterno e di valori comuni plasticamente rappresentato nel bassorilievo commemorativo che verrà prossimamente realizzato sotto i Portici del Grano, grazie a un progetto artistico a noi donato dalla città di Barcellona e che è stato presentato dall’artista catalano Domènec durante l’iniziativa” ha commentato il Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi “Un’occasione per rafforzare ulteriormente i rapporti istituzionali tra le due città con nuove iniziative volte alla conservazione della memoria, del valore storico, civile, politico e culturale dei fatti intervenuti durante Guerra civile di Spagna. Fatti che oggi più che mai risuonano come un monito a fronte delle tragedie e dei conflitti che quotidianamente sconvolgono il nostro pianeta e che necessitano di una forte presa di coscienza a fronte di soprusi e ingiustizie”.
Tra il 1936 e il 1939, almeno 47 volontari di Parma e provincia combatterono per la Repubblica spagnola nelle Colonne delle milizie antifasciste o nelle Brigate internazionali, unità militari costituite da volontari stranieri (oltre 50.000 volontari provenienti da 53 differenti Paesi) nate per combattere in difesa della Repubblica democratica spagnola. Dei 47 volontari parmigiani 13 morirono, fra i quali Guido Picelli, il comandante delle “giornate d’agosto” delle Barricate del 1922 di Parma, e Antonio Cieri, parmigiano d’adozione e responsabile, in quei giorni, della difesa della zona del Naviglio.
L’iniziativa nasce all’interno di un accordo tra le Istituzioni Catalane e il Comune di Parma, che prevede la realizzazione nel prossimo anno sotto i Portici del Grano di un bassorilievo commemorativo, ideato dall’artista catalano Domènec, dedicato ai combattenti volontari antifascisti di Parma e provincia nella Guerra civile spagnola.
Il convegno ha riunito studiosi provenienti da università italiane e di Barcellona, impegnati nell’analisi comparata dei fenomeni che hanno segnato il Novecento europeo: i conflitti mondiali, l’ascesa dei totalitarismi, i percorsi di democratizzazione e le memorie collettive ancora oggi al centro del dibattito pubblico.
Tra i relatori Paola Lo Cascio, Andreu Mayayo i Artal e Alberto Pellegrini dell’Università di Barcellona moderati da William Gambetta del Centro Studi Movimenti.



