Abbiamo appreso dalla stampa la notizia dell’importante accordo “Carbon Neutrality” che, a nome di Provincia, Comune, Regione Emilia-Romagna, Università, Associazione Parma io ci sto e Consorzio KilometroVerdeParma, andrete a firmare in data 15 dicembre che prevede di definire ed attuare una strategia condivisa finalizzata alla neutralità carbonica, cioè a bilanciare assorbimento ed emissione di Co2 nel nostro territorio.
Come abbiamo letto sulla stampa intendete “costruire un consenso più ampio possibile su percorsi che modifichino le nostre modalità di produrre, lavorare, muoverci. “
Sono dichiarazioni di intenti molto importanti per la salvaguardia ambientale, e di conseguenza per la tutela della salute, ed essendo temi molto cari anche a noi, vorremmo cogliere l’occasione per presentarci.
L’associazione di promozione sociale NOcargoParma nasce dall’iniziativa di un gruppo di cittadini preoccupati dalla trasformazione dell’aeroporto di Parma in Polo Cargo.
In questi anni ci siamo informati, abbiamo studiato, abbiamo fatto rete con tutte le associazioni ambientaliste della città firmatarie del progetto “Parma a Dimensione Umana”, abbiamo collaborato con l’associazione ISDE Italia-Medici per l’Ambiente, ci siamo avvalsi di consulenze di esperti.
La conclusione accertata e concorde a cui siamo tutti arrivati è che il Polo Cargo rappresenti una scelta errata e scellerata perché incompatibile con la nostra città e il nostro territorio già pesantemente compromesso, come il Vostro impegno dimostra.
Un danno irreparabile in termini di:
– inquinamento atmosferico: nelle fasi di decollo e atterraggio vengono prodotti enormi quantità di CO2 ma anche CO, SOx e NOx, acroleina, formaldeide, butadiene, naftalene, benzene, acetaldeide, toluene, xilene e propanale.
Il problema dell’inquinamento ambientale non rimane circoscritto alle zone limitrofe all’area aeroportuale in quanto le fasi di decollo ed atterraggio durano parecchi chilometri, in proporzione alle dimensioni dell’aereo.
-inquinamento acustico: le rotte e i corridoi aerei identificati da ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile) passano sopra la città. L’inquinamento acustico interesserà numerosi quartieri. Potremmo essere più precisi se l’attuale gestore aeroportuale avesse ottemperato al Decreto Ministeriale del 31.10.1997 che prevede la Zonizzazione Acustica Aeroportuale con le relative curve di isolivello e le aeree di rispetto.
– cementificazione del territorio: si ipotizza una cementificazione di 400.000 metri quadri, poiché non ci sarebbe solo il nuovo sedime aeroportuale, ma tutta la viabilità per raggiungere le Fiere da rifare ex-novo.
– rischio contro terzi derivante da incidente aereo: alcune scelte urbanistiche creano pesanti conflitti con le aree di tutela perché attuate in contrasto con le norme di sicurezza aeroportuale.
Per tutti questi motivi Vi chiediamo di unirvi alla nostra causa…salviamo insieme la nostra città dall’ombra nera dei cargo che minaccia il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri bambini.
Associazione NoCargoParma



