Borgotaro, premio letterario “La Quara”: ecco i dieci finalisti sul tema del “muro”  

SMA MODENA

È arrivato il momento della verità per il Premio La Quara. Dopo mesi di attesa, sono stati finalmente svelati i dieci finalisti dell’edizione 2025, quella dedicata al tema “Il muro”. Dieci storie, dieci modi di raccontare le barriere che ci separano o che ci proteggono, dieci voci che il 30 agosto 2025 si contenderanno il prestigioso riconoscimento letterario a Borgo Val di Taro, sull’Appennino Parmense, territorio di Visit Emilia.

Tra i finalisti spicca il nome di Angelo Basile con “Il primo bacio”, il veterano del premio che torna per la settima volta: sei finali alle spalle, nessuna vittoria, ma una fedeltà che merita già di per sé un riconoscimento. Poi c’è Amina De Biasio, nata tra le Dolomiti, che con “Il mio nome sul muro” porta la sua scrittura malinconica e l’ironia poetica. Maria Vittoria Somigliana presenta “Il muro e il mare”, mentre Francesca Nadalig, pasticcera per hobby e narratrice per vocazione, sfida tutti con “La densità dei colori”.

Marco Angilletti racconta “Qua dentro”, esplorando le fragilità umane con quella sensibilità che lo contraddistingue. Tilde Di Dio, figlia d’arte cresciuta tra palchi e copioni, arriva con “L’isola dei confinati”. Federica Inebria, psicologa e docente, presenta “Oltre l’oscurità e il silenzio”, mentre Nadia Leporati, che vive proprio a Borgotaro, debutta con “Caramella alla fragola”. Giovanni Larese porta “Libertà al muro”, continuando il suo racconto della grande migrazione, e Giovanna Del Vecchio chiude il cerchio con “Il muro invisibile”.

«Questo premio rappresenta perfettamente l’anima del nostro territorio» svela Martina Fortunati, assessore alla Cultura di Borgo Val di Taro, «radicato nella tradizione ma con lo sguardo rivolto al futuro. Con “Il muro” come tema, abbiamo voluto invitare gli autori a esplorare non solo le barriere che ci dividono, ma anche la forza necessaria per superarle».

Una giuria d’eccezione valuterà i racconti: Chiara Montani, Gianni Barbacetto, Massimo Pisa e Laura Forti, guidati dal professor Massimo Beccarelli, ideatore del Premio. «Siamo davvero soddisfatti della qualità dei racconti arrivati» commenta Beccarelli, «il tema del muro ha stimolato gli autori a esplorare territori narrativi profondi e originali. Questi dieci finalisti rappresentano il meglio della narrativa breve italiana contemporanea».

La premiazione si terrà il 30 agosto 2025, preceduta da una serie di eventi che trasformeranno Borgo Val di Taro in un piccolo cenacolo letterario. Un appuntamento che ogni anno dimostra come la letteratura riesca a fare ciò che spesso la politica non sa fare: abbattere muri e costruire ponti. Perché in fondo, cosa sono i libri se non ponti tra la nostra esperienza e quella degli altri?