
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Borgo Val di Taro, con il supporto dei colleghi della Stazione di Varsi, hanno arrestato un 29enne italiano, residente nella zona, che si trovava agli arresti domiciliari. A seguito di approfonditi accertamenti e verifiche, l’uomo è stato ritenuto il presunto responsabile di evasione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Secondo quanto ricostruito, nell’agosto del 2023 il 29enne era stato arrestato e portato in carcere per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti dell’allora fidanzata. Successivamente, nel novembre dello stesso anno, il Tribunale di Parma aveva sostituito la custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Borgo Val di Taro, disponendo l’installazione di un braccialetto elettronico per il controllo a distanza, a tutela della vittima.
Nel novembre 2024, il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia aveva ulteriormente attenuato la misura, concedendo al 29enne il beneficio della detenzione domiciliare, che gli consentiva di svolgere attività lavorativa, seppur con limitazioni temporali e altre prescrizioni. Tuttavia, nel giugno di quest’anno, i Carabinieri lo avevano sorpreso fuori dalla propria abitazione oltre gli orari consentiti, segnalando l’episodio all’Autorità Giudiziaria per evasione.
Tornando ai fatti recenti, alle 1:00 di notte del 12 giugno, una pattuglia della Stazione di Borgo Val di Taro, impegnata in un servizio di prevenzione durante una festa in paese, si è fermata in un bar affollato per monitorare la situazione. In questa occasione, i militari hanno notato il 29enne, già noto alle forze dell’ordine, che, alla vista della pattuglia, si è diretto verso i servizi igienici, sperando di non essere stato riconosciuto.
I Carabinieri, però, lo hanno immediatamente riconosciuto e lo hanno raggiunto nei pressi dei bagni, chiedendogli spiegazioni sulla sua presenza in quel luogo e a quell’ora, in palese violazione delle prescrizioni a cui era sottoposto. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha reagito con violenza alle domande dei militari, cercando di sottrarsi al controllo. Nonostante i ripetuti inviti alla calma, ha continuato ad opporsi con minacce e comportamenti aggressivi, costringendo i militari a richiedere l’intervento di una pattuglia della Stazione di Varsi, giunta prontamente in supporto.
Grazie all’intervento congiunto, il 29enne, che continuava a manifestare comportamenti ostili e violenti, è stato bloccato e accompagnato in caserma. Al termine degli accertamenti, e considerato il suo comportamento e lo stato di evasione, è stato dichiarato in arresto. Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
È importante sottolineare che, allo stato, l’uomo è solamente un indiziato di reato, anche se gravemente. La sua posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero procedimento e potrà essere definita solo con l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, nel rispetto dei principi costituzionali di presunzione di innocenza.