La 50ª Fiera del Fungo di Borgotaro IGP apre l’edizione del cinquantennale con un debutto oltre le aspettative: centro storico vivo dal mattino fino a tarda notte, mostra micologica sempre presidiata, inaugurazione ufficiale con banda e pubblico in piazza, Officine del Gusto affollate, contenuti culturali e intrattenimento per tutte le età. Un avvio che conferma Borgotaro capitale del porcino IGP e meta di riferimento del turismo enogastronomico appenninico.
Sabato 20 settembre la Fiera si è accesa fin dalle prime ore del mattino con la mostra micologica in Piazza Cavour, il mercato agroalimentare e lo street food nel centro storico e in Viale Bottego. L’inaugurazione ufficiale – accompagnata dal Corpo Bandistico Borgotarese – ha dato il via alla festa del cinquantennale. Subito dopo, Officina del Gusto – Emilia Food&Wine come brindisi di benvenuto e, nel pomeriggio, la degustazione dedicata ai 25 anni del Birrificio Farnese, in pairing con i salumi piacentini. In serata, musica, area street food e “Fungo Party” alla Baita.
Nel corso della cerimonia, Marco Moglia, Sindaco di Borgo Val di Taro, ha sottolineato: “Il Fungo Porcino IGP non è soltanto un prodotto della nostra terra, ma rappresenta l’identità e l’orgoglio della comunità di Borgotaro. Questa Fiera, arrivata alla sua 50esima edizione, è la testimonianza di quanto l’impegno, il lavoro e la passione possano trasformarsi in un patrimonio condiviso. È un momento che unisce generazioni diverse e valorizza le radici profonde del nostro territorio”.
Domenica 21 settembre ha intrecciato contenuti e intrattenimento: mostra fotografica Hungry Planet a Palazzo Imbriani, grande partecipazione di giovani in tutte le attività, dai laboratori alle performance musicali. Particolarmente apprezzato l’annullo postale speciale dedicato alla cinquantesima edizione, accompagnato dalla mostra filatelica a Palazzo Tardiani, che ha richiamato appassionati e collezionisti da tutta Italia.
Nel pomeriggio, in Officina del Gusto si è parlato del progetto Food Farm 4.0 (con degustazione dei prodotti) e lo showcooking finale con lo chef Fabio Giulianotti ha registrato il tutto esaurito. Intanto, per le vie del centro, musica itinerante con Fungo Busker, banda e gruppi locali ha animato la festa.
Alessandro Fadda, Presidente della Provincia di Parma, ha evidenziato: “La Fiera del Fungo Porcino IGP è un evento che racconta l’eccellenza del nostro territorio e la capacità di unire il nostro patrimonio culturale con l’innovazione. È un’occasione per far conoscere la qualità dei nostri prodotti, ma anche per valorizzare le persone e le comunità che ogni anno rendono possibile questo appuntamento così sentito”.
A seguire, Matteo Daffadà, Consigliere Regionale dell’Emilia-Romagna, ha rimarcato: “La Fiera del Fungo Porcino IGP è una vetrina straordinaria per il nostro territorio. Esprime la forza della nostra eredità locale, la qualità delle produzioni e la capacità di fare comunità attorno a valori condivisi. È un appuntamento che rafforza il legame tra identità e futuro della nostra regione”.

In occasione del cinquantennale, è stato anche presentato il docufilm “Quello che le foreste non dicono”, un’opera che sottolinea l’importanza della cooperazione forestale per la gestione sostenibile del patrimonio boschivo italiano. Realizzato dal regista Tancredi Di Paola, dallo sceneggiatore Luigi Torregiani e dal direttore della fotografia Luca Desiderato, il film mette in luce come la cura delle foreste sia fondamentale per la prevenzione di smottamenti e incendi, oltre a rappresentare una risorsa per l’economia sociale. L’evento ha visto la partecipazione di autorità locali e rappresentanti di Confcooperative, con Claudio Barilli, Responsabile di Confcooperative Fedagripesca di Parma, a fare gli onori di casa. Tutti i presenti hanno ribadito il valore del settore forestale non solo per l’ambiente, ma anche per la creazione di occupazione e per la sicurezza del territorio.
Fabio Campisi, Presidente del Comitato Fiera del Fungo di Borgotaro, ha commentato: “Questa edizione non poteva iniziare in modo migliore. L’energia che si respira nel borgo è contagiosa. Il grande successo è la prova che la Fiera del Fungo non è solo un evento, ma un vero e proprio patrimonio gastronomico e sociale che rinsalda i nostri legami collettivi. Siamo felici e orgogliosi di aver onorato al meglio questo importante anniversario”.
La riuscita della 50esima Fiera del Fungo IGP di Borgotaro si deve a un mix vincente: accessi continui di giovani, famiglie e appassionati distribuiti tra centro storico e aree tematiche; forte interesse per la didattica del gusto (degustazioni e showcooking), per i contenuti di valorizzazione ambientale e culturale, per le attività outdoor e family. Un’edizione che ha celebrato il fungo porcino come simbolo identitario e che, grazie anche all’annullo filatelico del cinquantennale, ha scritto una pagina di storia per la comunità.