“Anche gli avvocati potranno autenticare le firme per la presentazione delle liste elettorali nelle elezioni amministrative, per indire referendum e per presentare proposte di legge di iniziativa popolare. Sono soddisfatta perché è una battaglia che conduco dal 2018 insieme al collega Gianluca Vinci e che ha finalmente raggiunto esito positivo.
Gli autenticatori fino ad ora autorizzati – tra cui notai, consiglieri comunali, sindaci e assessori -non erano di facile reperibilità per quei cittadini o comitati che non hanno dietro la struttura organizzativa dei grandi partiti, visto che le raccolte firme avvengono quasi sempre fuori dall’orario lavorativo.
Permettere anche agli avvocati di autenticare rende più facile la raccolta delle firme e quindi l’accesso alle competizioni elettorali e l’esercizio degli strumenti di democrazia diretta quali appunto il referendum e la proposta di legge di iniziativa popolare.
La democrazia e il pluralismo si promuovono anche semplificando la vita a chi vuole partecipare attivamente alla vita politica della Comunità.
Apprendo, però, stupita che alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle che oggi gioiscono e si arrogano la paternità del provvedimento, non dissero nulla quando il Governo 5stelle-PD pochi mesi fa, in giugno, bocciò un mio ordine del giorno che prevedeva la medesima fattispecie.
Evidentemente dopo poco più di 2 mesi, hanno cambiato totalmente idea. Bene, vuol dire che tutto è possibile”.
Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega.

