
Le Fiamme Gialle di Parma hanno celebrato oggi il 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.
Il Comandante Provinciale, Colonnello t.SPEF Fernando Capezzuto, accompagnato dal Presidente della Sezione di Parma dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, ha deposto una corona di alloro al monumento dei caduti del Corpo collocato all’interno del cimitero della “Villetta”, a ricordo di chi, in passato, si è sacrificato nell’esercizio del proprio dovere.
Successivamente, ha avuto luogo, presso la caserma “Generale Sante Laria” di via Torelli, la cerimonia militare alla quale hanno partecipato, alla presenza del Prefetto di Parma, Dott. Antonio Lucio Garufi e delle massime autorità provinciali, gli ufficiali, una rappresentanza di militari del Comando Provinciale di Parma e dei Reparti dipendenti nonché dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.
Era presente, inoltre, una rappresentanza di militari del Comando Provinciale che indossavano divise storiche del Corpo. In particolare, erano schierate la divisa della Legione Reale Piemontese del 1815, del Regno Lombardo Veneto del 1848, della Reale Guardia di Finanza del Ducato di Parma del 1850, del Ducato di Modena del 1859, della Regia Guardia di Finanza del Regno d’Italia del 1907.
BILANCIO OPERATIVO DAL 1° GENNAIO 2022 – 31 MAGGIO 2023
La Guardia di Finanza di Parma, nella scorsa annualità e nei primi cinque mesi del corrente anno, ha continuato a incentrare la propria azione sul contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e complessi, in grado di mettere a rischio contemporaneamente più interessi, economici e finanziari, nonché di sottrarre ingentissime risorse all’intera collettività. Si tratta di un’azione coordinata e sviluppata in coerenza con gli obiettivi strategici del Corpo a tutela delle entrate dello Stato, dell’U.E. e degli Enti locali, orientata alla lotta contro gli sprechi nel settore della spesa pubblica e concentrata nel contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Frodi all’IVA, crediti d’imposta fittizi, indebite compensazioni, intermediazione illecita di manodopera sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio parmense su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.
Nel periodo in esame sono state sviluppate e portate a termine importanti ed articolate operazioni di polizia economico-finanziaria.
42 gli evasori totali scoperti, con base imponibile pari a circa 77,5 milioni di euro.
Le persone denunciate per reati tributari sono state 211, di cui 11 in stato di arresto. Trattasi di reati quali emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni, omesso versamento di imposta e omesse presentazioni di dichiarazioni fiscali, a testimonianza dell’impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi ed articolati.
Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 162 milioni di euro.
Sono stati individuati inoltre 112 milioni di euro di crediti d’imposta fittizi connessi a bonus facciata, sismabonus ed ecobonus, sequestrati per l’intero ammontare, impedendo per la quota superiore a 100 milioni di euro l’imminente monetizzazione presso istituti di credito.
In materia di frodi all’IVA, sono stati condotti 32 interventi. Constatata una maggiore imposta IVA per 71 milioni di euro.
Individuati n. 198 lavoratori in nero.
† Terra Santa 3 – L’esperienza intensissima della trasfigurazione sul monte Tabor, nonostante Lavagetto (di Andrea Marsiletti)
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2023 le Fiamme Gialle di Parma hanno dedicato particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.
A livello provinciale, 215 sono gli interventi complessivamente svolti, anche su delega della Magistratura ordinaria e della Corte dei conti, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale.
Sono stati sottoposti a controllo contributi e finanziamenti per oltre 15 milioni di euro.
Scoperte illecite percezioni di contributi e finanziamenti nel settore degli “incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali” per 3,3 milioni euro. Denunciate n. 11 persone fisiche.
Nell’ambito del piano operativo “anticorruzione”, sono state denunciate 8 persone per condotte di peculato e/o corruttive per 285 mila euro.
In tema di danno erariale, sono state segnalate alla Corte dei Conti n. 11 persone fisiche per ipotesi di danno pari complessivamente a 4 milioni di euro.
Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, a seguito di specifica analisi di rischio condotta anche mediante l’uso delle banche dati a disposizione del Corpo, sono stati individuati specifici target da sottoporre a controllo e conseguentemente sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 64 soggetti a fronte di contributi indebitamente percepiti per euro 353 mila euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
La Guardia di Finanza di Parma ha intensificato gli sforzi al contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità nell’economia legale.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.
In tale macro-area sono compresi gli accertamenti patrimoniali antimafia, gli approfondimenti delle segnalazioni di operazioni sospette, i controlli e le ispezioni antiriciclaggio, i controlli sulla circolazione transfrontaliera di valuta nonché le investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari e finanziari.
In ambito provinciale, sono stati svolti 45 accertamenti economico-patrimoniali volti ad individuare ed aggredire ogni forma di ricchezza illecita, anche con riferimento a contesti delinquenziali non espressamente riconducibili a delitti tipici di criminalità. In merito, sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 9,3 milioni di euro ed eseguiti sequestri per 573 mila euro.
Nel settore dei reati fallimentari, sono state denunciate all’ Autorità Giudiziaria 85 persone, di cui 3 in stato di arresto, a fronte di distrazioni per 21 milioni di euro. Eseguiti sequestri per oltre 5,6 milioni di euro.
In materia di repressione del riciclaggio e autoriciclaggio dei capitali illeciti sono stati eseguiti 12 interventi da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 40 persone di cui 4 in stato di arresto; il valore del riciclaggio ipotizzato si è attestato intorno a 10,3 milioni di euro.
Nel periodo in riferimento, inoltre, sono state approfondite 539 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Si tratta di soggetti domiciliati nella Provincia di Parma segnalati dagli intermediari finanziari, dai professionisti giuridico-contabili e da altri operatori, per aver effettuato movimentazioni di denaro o valori di dubbia provenienza con la finalità di reinvestire gli stessi nel circuito economico legale. È, questo, uno dei fenomeni più perniciosi in quanto la disponibilità di denaro di provenienza illecita crea un indubbio vantaggio sul mercato a dispetto dell’imprenditore onesto.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONCORSO NEI SERVIZI
DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
In aderenza alle decisioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, le Fiamme Gialle di Parma hanno contribuito, nel periodo in esame, unitamente alle oltre Forze di Polizia, all’esecuzione di numerosi servizi di ordine e sicurezza pubblica.
Dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2023 sono pervenute, al numero di pubblica utilità “117”, 522 chiamate; trattasi, in particolare, di segnalazioni su possibili casi di evasione fiscale, lavoro nero, in materia disciplina prezzi, contraffazione marchi, professione abusiva e truffa.
Per il controllo economico del territorio sono state impiegate circa 2048 pattuglie che hanno toccato il territorio di ogni Comune della provincia parmense.
