Collecchio: arrestato finto maresciallo che tentava di truffare un’anziana

SMA MODENA
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Ennesimo tentativo di truffa in danno delle fasce deboli della cittadinanza. Questa volta è toccato a una 82enne di Collecchio che, contattata al telefono da un sedicente maresciallo dei Carabinieri, le è stato comunicato l’arresto del figlio per aver causato un brutto incidente stradale. Qui la richiesta di una ingente somma di denaro o di altri preziosi per evitargli una lunga carcerazione.

Grazie al tempestivo intervento di una pattuglia consorziata dei Carabinieri di Collecchio e Sala Baganza, i militari sono riusciti ad organizzare un servizio mirato a casa dell’anziana, garantendo prioritariamente la sua sicurezza. La combinazione dell’attività preventiva e repressiva messa in campo dai Carabinieri ha permesso di trarre in arresto in arresto un pregiudicato italiano mentre stava ritirando i soldi racimolati dall’anziana per evitare che il figlio venisse arrestato per aver causato un finto incidente stradale, poi rivelatosi un machiavellico tentativo di truffa.

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Il 16 luglio, intorno alle 15:30, una telefonata allarmante è giunta alla Caserma dei Carabinieri di Collecchio. Una cittadina, preoccupata, ha chiesto informazioni su una persona che sarebbe stata arrestata per aver causato un grave incidente stradale. La donna ha spiegato di chiamare per conto di un’amica anziana del paese, che in quel momento era al telefono con un sedicente maresciallo dei Carabinieri. Quest’ultimo aveva avvertito l’anziana che il figlio era stato arrestato e che per evitare una lunga detenzione erano necessari subito 8.000 euro, da consegnare come “cauzione” per la sua liberazione.

Il militare di Collecchio ha immediatamente sospettato che si trattasse di una truffa, un modus operandi tristemente noto ai danni degli anziani. Consapevole del potenziale danno economico ed emotivo per la vittima, il carabiniere ha prontamente richiesto l’indirizzo dell’anziana, ancora in linea con il falso maresciallo, e ha inviato sul posto una pattuglia consorziata composta da un militare del Comando di Collecchio e uno della Stazione di Sala Baganza.

Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, giunti a casa dell’82enne mentre era ancora impegnata al telefono con i presunti truffatori, è stato possibile organizzare un servizio specifico per sventare il tentativo di raggiro. I militari si sono dislocati sia all’interno dell’abitazione della vittima che all’esterno, camuffandosi abilmente in una posizione defilata, e hanno monitorato attentamente l’evolversi della situazione.

Nel frattempo, l’anziana continuava a ricevere precise istruzioni telefoniche sia dal finto maresciallo dei Carabinieri, sia da un altrettanto inesistente avvocato, che si spacciava per amico del figlio e insisteva sulla necessità di recuperare il denaro per evitargli il carcere. In alternativa, le è stato detto di raccogliere quanti più gioielli in oro possibile e di riporli in una busta, in attesa dell’arrivo del “maresciallo” che li avrebbe ritirati.

Dopo diverse ore, durante le quali l’anziana è stata tenuta al telefono con il duplice scopo di occupare la linea e disorientarla, le è stato detto di uscire di casa e di attendere vicino alla strada. Poco dopo, un uomo, già notato dai Carabinieri appostati all’esterno mentre cercava l’indirizzo della vittima al telefono, si è presentato sotto casa. Dopo aver individuato l’anziana, ha suonato il campanello e si è avvicinato chiedendole: “Lei mi deve consegnare una busta”.

A quel punto è scattato il blitz dei Carabinieri che, fugato ogni dubbio, sono intervenuti proprio mentre l’anziana stava consegnando la busta con i gioielli. L’uomo, vistosi accerchiato dal militare uscito dall’abitazione e dagli altri Carabinieri sopraggiunti dall’esterno, è stato bloccato senza opporre resistenza e accompagnato nella caserma di Collecchio.

Identificato in un 48enne italiano, residente in Campania e con numerosi precedenti specifici per truffa, tenuto conto della denuncia presentata dalla vittima, delle testimonianze acquisite e delle risultanze dell’indagine è stato dichiarato in stato di arresto per tentata truffa aggravata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, dove l’uomo è stato condotto dai militari al termine dell’udienza.

È obbligo rilevare che l’odierno arrestato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.