
La Food Valley Bike, ciclovia che collega tutta la bassa da Sorbolo a Polesine, è un ottimo punto di partenza per la valorizzazione turistica e promozionale del territorio.
La Città di Colorno ne potrà trarre vantaggio, in sistema con gli altri Comuni della Bassa, e sarà senz’altro un riferimento per l’attrattiva e l’animazione culturale necessaria per mantenere vivo il percorso ciclabile.
Però, lo diciamo ormai da anni, serve assolutamente un collegamento della Food Valley Bike con le ciclovie del Nord Italia, ovvero quelle che possono garantire un afflusso turistico (e quindi economico) rilevante, soprattutto nel medio lungo periodo, quando i circuiti si saranno consolidati. Per fare questo serve un collegamento sul ponte di Casalmaggiore.
Oggi manca questo collegamento: l’ho segnalato più volte in Consiglio Comunale, lo avevo segnalato anche come Presidente di Italia Nostra. Si tratta di un chilometro circa di pista ciclabile per completare quella già esistente sul ponte (che va tenuta pulita ovviamente, per essere transitabile). Un piccolo sforzo economico per un risultato significativo in termini di viabilità ciclabile. Eppure resta da fare!
Più e meglio di noi lo afferma con competente insistenza l’Arch. Umberto Rovaldi, che si sta spendendo da anni per la ciclovia “TiBre Dolce” e per la valorizzazione del percorso turistico culturale principale del Ducato (Colorno, Parma, Sala Baganza).
Più e meglio di noi lo dicono gli esperti della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), che si occupano della valorizzazione delle ciclovie e del turismo lento, che è fonte di benessere e salute per tutti, oltre che beneficio per l’ambiente, la conoscenza e il controllo del territorio.
Sembra incredibile che si debba insistere presso le amministrazioni locali, provinciali per ottenere qualcosa che dovrebbe essere parte integrante dei programmi politici ed amministrativi. Eppure è così.
ColornoLAB porterà avanti con convinzione questa battaglia ecologica e di civiltà fino all’ottenimento dei risultati suggeriti dalle Associazioni ambientaliste, cicloturistiche e dagli operatori del turismo sostenibile.
ColornoLab