
Una luce che continua a brillare. Una storia d’amore e di musica che ha saputo trasformare il dolore in speranza concreta per la ricerca scientifica.
Il “Concerto per Laura”, andato in scena lo scorso 11 maggio, giorno della Festa della mamma, al Teatro Crystal di Collecchio, ha richiamato oltre 30 musicisti parmensi – tra docenti, allievi e ospiti dell’Accademia Centro Musicale Polivalente – che hanno regalato un’emozionante serata pop-rock con brani di Elton John, Robbie Williams, Beatles, Kiss e tanti altri.
L’evento nasce per ricordare Laura, una giovane mamma “girasole”, così la descrive chi le ha voluto bene: “le persone girasole… quelle con una strana luce dentro gli occhi, belle come un fuoco che arde”. Laura è venuta a mancare nel dicembre 2024 per un tumore al seno triplo negativo.
Da un’idea del suo compagno Nicola Denti, insieme a familiari e amici, il concerto è stato solo la scintilla iniziale di un movimento solidale più ampio. Ad oggi, sono stati raccolti oltre 26mila euro, destinati al progetto RADIMMUNE della Breast Unit interaziendale di Parma di cui è responsabile Daniele Zanoni, un’iniziativa di ricerca avanzata che mira a studiare i tumori al seno in donne giovani senza mutazioni genetiche note (BRCA1 e BRCA2), valutando possibili correlazioni con fattori ambientali e professionali.
I fondi sono stati raccolti grazie a diverse iniziative tra cui l’omaggio di Nicola a Laura con il brano “Laura 9.8.7” pubblicato su Bandcamp , il concerto stesso, il Davoli Music Fest, oltre alle donazioni raccolte tramite GoFundMe. “Il concerto è solo l’inizio – racconta Nicola Denti – vogliamo che il nome di Laura accompagni la ricerca verso nuove scoperte e speranze concrete.”
Il progetto Radimmune, sviluppato in collaborazione con Medicina del Lavoro e ARPAE, è coordinato dalla dott.ssa Benedetta Pellegrino della Breast Unit che ne spiega l’importanza: “Studiamo eventuali correlazioni tra l’insorgenza del carcinoma mammario e l’esposizione a inquinanti ambientali o professionali in donne giovani senza mutazioni genetiche. L’obiettivo è identificare nuovi fattori di rischio e percorsi di prevenzione.”
“Grazie di cuore – ha dichiarato la direttrice del Dipartimento onco-ematologico Nunziata D’Abbiero – a chi ha suonato, cantato, donato, partecipato, condiviso: il vostro gesto ha reso possibile qualcosa di grande. Questo non è solo un tributo a Laura, ma un investimento nella salute e nel futuro di tante donne”.
Ai ringraziamenti si sono uniti tutti coloro che si occupano della cura e del trattamento del tumore al seno, i professionisti della Breast Unit di Parma con la dottoressa Matilde Corianò, il direttore dell’Oncologia Medica Marcello Tiseo, e la presidente dell’associazione Verso il Sereno, Ester Bottazzi, che ha abbracciato fin da subito l’iniziativa curandone l’organizzazione insieme all’Accademia.
La raccolta fondi non si ferma. La musica non si ferma e diventa strumento per sostenere la ricerca.