Due interventi concreti e pensati per sostenere gli esercizi commerciali di Parma, con particolare attenzione a quelli che sono i quartieri più centrali: la “No Tax Area” e la rimodulazione degli accessi dei varchi. Sono queste le due proposte avanzate nelle mozioni che Maria Federica Ubaldi ha depositato in consiglio comunale nei giorni scorsi.
“Con la ‘No Tax Area’ si va ad intervenire con un sostegno economico concreto per le attività commerciali di vicinato, fino a 250mq. La misura era stata approvata nella scorsa Amministrazione, con anche voti favorevoli di assessori e consiglieri comunali che siedono oggi nei banchi della maggioranza. Tuttavia – spiega Ubaldi – la misura non è mai stata attuata. Chiediamo che, dopo tre anni, vengano istituite zone ‘No Tax’ nei quartieri a maggior sofferenza commerciale, prevedendo un rimborso graduale a fondo perduto sulle tasse comunali per tre anni, sia per le attività esistenti sia per quelle di nuovo insediamento”.
Nel 2022, anno dell’approvazione in Consiglio, la ‘No Tax Area’ era stata accolta in maniera positiva anche dalle associazioni dei commercianti e rappresenta un intervento concreto di sostegno al commercio di prossimità, contrastando il fenomeno della desertificazione commerciale. “Abbiamo anche chiesto – prosegue la consigliera comunale – che, in riferimento all’IMU, venga previsto un rimborso graduale nei casi in cui l’esercente sia anche proprietario dell’immobile”.
Per difendere il tessuto economico e sociale del centro storico e contrastare gli effetti negativi del commercio online e della grande distribuzione è necessario favorire l’accessibilità alle zone più centrali della Città, che oggi rischiano di essere fortemente penalizzate. “Rendere di difficile accesso una zona urbana equivale a desertificarla, con importanti conseguenze sia sull’asse commerciale che sulla sicurezza. Abbiamo proposto all’Amministrazione di attuare una fase sperimentale di rimodulazione dei varchi di accesso alle ZTL del centro storico, prevedendo la disattivazione in alcune fasce orarie diurne. Oggi c’è una forte discrepanza tra gli orari diurni, in cui il centro è inaccessibile, e quelli serali, dove invece non ci sono limiti. Una regolamentazione degli accessi, concordata anche con le associazioni dei commercianti, darebbe respiro a tutte le attività commerciali della zona”. Infine, tra le proposte avanzate nella mozione, anche la riduzione delle tariffe nei parcheggi di prossimità e il monitoraggio degli effetti prodotti dalla rimodulazione dei varchi in termini di accessibilità e vivibilità dei quartieri centrali.

