
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Sala Baganza, al termine di una complessa attività investigativa, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 34enne dell’est Europa, risultato, a seguito di opportune e mirate verifiche, il presunto responsabile del furto di una considerevole somma di denaro.
Vittima del furto, unitamente alla società di cui è dipendente, è un 49enne parmigiano che, nell’ambito della sua attività lavorativa, svolge la mansione di esattore degli incassi prodotti dalle “slot machine” installate in alcuni esercizi pubblici e commerciali della provincia.
Secondo la ricostruzione dei fatti, in una mattinata di alcuni mesi fa, il 49enne si trovava in un bar di Felino per prelevare il denaro dei video poker lì installati. Durante queste operazioni, è stato avvicinato da un uomo con accento straniero a lui sconosciuto, entrato nel bar subito dopo di lui. L’uomo gli ha chiesto alcune informazioni, distraendolo un attimo dalle sue attività.
Quando il 49enne si è girato per riprendere la borsa con gli incassi delle attività commerciali visitate nelle ore precedenti, si è reso conto che era sparita, così come l’uomo che gli aveva chiesto informazioni.
Il danno è stato ingente: nella borsa c’erano oltre 10.000 euro in contanti, un telefono cellulare aziendale e più di 1.000 euro in buoni spesa di una nota catena di supermercati di esclusiva proprietà del 49enne.
La vittima si è subito rivolta ai Carabinieri di Sala Baganza, dove ha raccontato i fatti sporgendo denuncia.
I Carabinieri hanno subito avviato le indagini, preliminarmente hanno ascoltato i testimoni presenti nel bar al momento del furto e acquisito la copia dei filmati estrapolandoli dall’impianto di videosorveglianza presente nell’attività commerciale.
Dall’analisi dei filmati, i Carabinieri sono riusciti ad acquisire alcuni fotogrammi nitidi del volto dell’uomo che aveva chiesto le informazioni alla vittima e che è risultato essere colui che ha materialmente arraffato la borsa contenente il denaro.
Le successive analisi dei filmati si sono concentrate sul veicolo utilizzato dal presunto autore del furto per allontanarsi dal luogo dei fatti, dal quale i militari sono riusciti a ricavarne il numero di targa, che è stato incrociato con i sistemi di videosorveglianza installati nel Comune interessato e quelli adiacenti. Ciò ha permesso di tracciarne gli spostamenti prima e dopo il furto.
Nel corso delle indagini, è emerso che l’auto, intestata a una società di noleggio, secondo la banca dati delle forze di polizia risultava essere già stata controllata nel Nord Italia.
In quell’occasione, il conducente era stato identificato tramite rilievi fotografici e dattiloscopici: si trattava di un 34enne dell’Est Europa. Il confronto tra il cartellino segnaletico del 34enne e i fotogrammi dell’uomo oggetto delle indagini ha confermato che si trattava della stessa persona, permettendo così di accertare l’identità del presunto autore del furto.
Al termine degli accertamenti compiuti e valutati i solidi elementi probatori emersi a suo carico, per il 34enne straniero senza una stabile dimora in Italia e gravato da numerose vicende di polizia per reati specifici, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Si precisa che l’indagato è al momento solo indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.