I Carabinieri della Stazione di Fidenza, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto un 57enne italiano colpito da revoca della misura alternativa alla detenzione e contestuale rispristino della custodia in carcere emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Napoli.
Si sono concluse con il rientro in carcere le vicende giudiziarie di un 57enne italiano, condannato in via definitiva dalla Corte d’Appello di Napoli per furto in abitazione e porto di armi o oggetti atti ad offendere, reati commessi nel 2023 ad Ischia.
L’uomo, che nel luglio del 2025 aveva ottenuto, in via provvisoria, dall’Ufficio di Sorveglianza di Napoli, l’affidamento terapeutico in una comunità di Fidenza, si è visto revocato il beneficio a seguito di comportamenti non consoni al percorso riabilitativo intrapreso. Dopo la scarcerazione dal carcere di Poggioreale a Napoli, l’uomo era stato accompagnato nella comunità di Fidenza. L’obiettivo era quello di intraprendere un percorso rieducativo che prevedeva il rispetto di rigide regole comportamentali e, soprattutto, la piena adesione al programma terapeutico.
Tuttavia, fin da subito, l’uomo ha manifestato una scarsa collaborazione e un atteggiamento inadeguato, rendendosi responsabile di comportamenti che si sono rivelati incompatibili con il percorso di recupero. Secondo quanto emerso, si sarebbero verificati numerosi episodi di insofferenza, culminati in gesti violenti nei confronti degli operatori della comunità, con tanto di lancio di oggetti.
Ogni singola trasgressione è stata tempestivamente segnalata all’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia, l’organo preposto al monitoraggio e alla redazione di relazioni sull’andamento del percorso riabilitativo, in stretto coordinamento con l’Ufficio di Sorveglianza di Napoli, che aveva originariamente disposto la misura alternativa.
Questo meccanismo di controllo e supervisione, previsto dalla legge, ha permesso di evidenziare le criticità e le problematiche emerse durante il periodo di affidamento.
L’Ufficio di Sorveglianza di Napoli, valutate attentamente le circostanze, ha quindi ritenuto che la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali non fosse più adeguata per il 57enne, giudicato “incompatibile” a qualsiasi iniziativa educativa o riabilitativa. Di conseguenza, è stata decretata la revoca dell’affidamento terapeutico, disponendo l’immediato rientro in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Fidenza, ricevuto il provvedimento restrittivo, si sono immediatamente recati presso la comunità, notificando al 57enne la revoca del beneficio e l’ordine di carcerazione. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato quindi trasferito presso una struttura carceraria, dove dovrà scontare la restante parte della pena.



