Ieri, martedì 2 luglio, si è tenuto uno sciopero con presidio presso la Sipa Berchi di Sala Baganza. La manifestazione è stata organizzata dalla Fiom Cgil in risposta alla decisione del gruppo, con sede a Vittorio Veneto, di assorbire l’aumento previsto dal nuovo contratto nazionale. Tale scelta è stata giudicata inaccettabile e irrispettosa nei confronti dell’impegno quotidiano dei lavoratori.
Nel 2023, la Sipa, che produce impianti per il packaging e l’imbottigliamento, ha registrato uno dei bilanci più significativi della sua storia, ottenendo risultati economici di grande rilievo. Tuttavia, nonostante questi successi, l’azienda ha deciso di non riconoscere adeguatamente gli sforzi e i sacrifici del proprio personale. Questa decisione ha suscitato una forte reazione tra i dipendenti, che si sentono traditi e delusi.
Il presidio di ieri rappresenta quindi un momento di protesta e di richiesta di giustizia per i lavoratori, che chiedono il giusto riconoscimento per il loro contributo fondamentale ai risultati aziendali. La decisione della Sipa di non rispettare gli aumenti contrattuali previsti appare come un gesto ingiusto e incomprensibile, che ha lasciato tutti senza parole.


