Il servizio sanitario nazionale purtroppo attraversa una fase di grande difficoltà in tutta Italia: ne è prova il fatto che ormai quasi sei milioni di italiani rinunciano alle cure, ossia ad uno dei diritti più importanti del nostro patto sociale e costituzionale. Sulla gravità di questa situazione nazionale si registra ormai un’ampia discussione oltre che una consistente letteratura scientifica che denuncia in modo particolare il sottofinanziamento della sanità italiana rispetto a quella europea e dei Paesi OCSE.
Anche la nostra regione soffre una carenza di risorse e anche oggettivi ritardi in alcuni settori della medicina specialistica; è però importante sottolineare che il nostro sistema ospedaliero e la rete di Case di Comunità restano ai primi posti in campo nazionale e oltre, come dimostrano i risultati lusinghieri attestati ultimamente nelle classifiche ministeriali e nelle rilevazioni internazionali.
Il voto unanime del Consiglio Comunale per l’istituzione di una figura di garanzia per le liste di attesa è un esempio di come la politica – anche quella locale – possa mettere i cittadini al centro delle azioni: sulla salute non si specula, ma si cercano soluzioni concrete, rispettando il sacrificio e l’impegno di chi vi opera.
È importante essere uniti nel chiedere al Governo le risorse necessarie per garantire servizi completi e retribuzioni migliori per gli operatori sanitari: infatti tutte le Regioni italiane sono in difficoltà con le liste d’attesa, indipendentemente dal colore politico.
Il Decreto Ministeriale del 2024 per governare e monitorare le liste di attesa è un segnale della rilevanza trasversale e nazionale di questo tema, che esiste in tutto il Paese. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire, e se ne assume la responsabilità davanti alla cittadinanza.
È tempo di superare la vecchia visione, ormai stucchevole, che fa derivare i successi del sistema sanitario territoriale dalla qualità della classe politica locale: per fortuna non è più così che funziona anche se, pare di capire, resta l’auspicio di qualcuno tra i ranghi del centrodestra. È ora di lavorare insieme per programmare e realizzare soluzioni avanzate: i Sindaci già esercitano un ruolo importante nella programmazione sanitaria, come nella Ctss e nel Distretto, che per Parma include anche Torrile, Colorno e Sorbolo Mezzani.
È il momento di unire le forze per garantire una sanità più efficiente e giusta per tutti i cittadini.
Forum Sanità PD Parma



