Fusione Colorno-Torrile, Rainieri: “Operazione frettolosa per far ricandidare la Canova”

SMA MODENA
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“La fusione tra Torrile e Colorno è un’operazione fatta in tutta fretta per salvare la carriera a qualche politico PD ma non porterebbe benefici concreti agli abitanti dei due paesi”.

Questa l’opinione che ha espresso il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, riguardo al percorso intrapreso in Regione per fare diventare un solo comune le due municipalità di Colorno e Torrile.

“Come Lega ci schieriamo contro quest’operazione verticistica e frettolosa fin da subito, dall’indizione del referendum per il prossimo autunno che si sta discutendo in questi giorni in Assemblea – ha spiegato il Consigliere regionale leghista – Non siamo contro a prescindere alla fusione di questi due comuni che anzi auspichiamo perché si tratta di due realtà contigue che hanno esigenze e problematiche molto simi se non analoghe. Vogliamo però che sia fatta con i tempi giusti che occorrono per risolvere i problemi di compatibilità tra le due amministrazioni e in modo da poter uniformare i servizi verso il livello più alto possibile per qualità e quantità. Invece, così come viene proposta ora, l’unificazione in un solo comune potrebbe addirittura risultare controproducente per i cittadini. Infatti, Colorno e Torrile, hanno rilevanti differenze nei servizi per cui la loro unificazione risulterebbe difficoltosa e dispendiosa. Inoltre, entrambe hanno problemi di bilancio. I finanziamenti che si otterrebbero per il sostegno alla fusione, invece di essere utilizzati per dare migliori servizi ai cittadini rischiamo pertanto di essere utilizzati solo per uniformarli, più verso il basso che verso l’alto, e per coprire i buchi di bilancio frutto di una gestione poco oculata da parte delle amministrazioni targate PD.

Il sospetto più che fondato, perché così quasi sempre avviene quando le cose pubbliche sono gestite dal PD, è che tutta questa operazione accelerata abbia soli obiettivi di carriera politica individuale ,alla faccia di un territorio che alla politica chiede più attenzione e umiltà. Infatti, la sindaca di Colorno, Michela Canova, esponente PD molto vicina al Presidente della Regione Stefano Bonaccini, nonostante non gli abbia dato un granché di aiuto nelle ultime enormi difficoltà che ha incontrato negli ultimi tempi il suo comune (ponte ed alluvione), non può ricandidarsi a Colorno perché sta esaurendo il suo secondo mandato, ma potrà farlo per il nuovo comune risultante dalla fusione”.