Ha commesso 2 rapine e 20 furti aggravati: arrestato ladro che agiva sugli autobus

SMA MODENA
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I Carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. in data 29.04.2020 nei confronti di un soggetto senegalese:
N.B, classe 1972, in Italia senza fissa dimora;
in relazione a 2 rapine e oltre 20 furti aggravati commessi in un arco temporale che va dal luglio 2016 sino all’aprile 2020.
In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma (PM dott. Ignazio Vallario), hanno permesso di accertare che il soggetto in questione, gravitante nel territorio di Parma dal 2004, si è reso responsabile del reato di:
furto aggravato commesso in data 03.07.2018;
furto aggravato commesso in data 14.07.2018;
furto aggravato commesso in data 19.07.2018;
furto aggravato commesso in data 16.01.2016;
furto aggravato commesso in data 18.10.2019;
rapina commessa in data 10.01.2020;
furto aggravato commesso in data 15.01.2020;
furto aggravato commesso in data 18.01.2020;
furto aggravato commesso in data 21.01.2020;
furto aggravato commesso in data 25.01.2020;
furto aggravato commesso in data 26.01.2020;
furto aggravato commesso in data 31.01.2020;
furto aggravato commesso in data 03.02.2020;
furto aggravato commesso in data 09.02.2020;
furto aggravato commesso in data 12.02.2020;
furto aggravato commesso in data 13.02.2020;
furto aggravato commesso in data 14.02.2020;
furto aggravato commesso in data 29.02.2020;
furto aggravato commesso in data 03.03.2020;
furto aggravato commesso in data 06.03.2020;
rapina commessa in data 26.03.2020;
furto aggravato commesso in data 11.04.2020;
resistenza a p.u. commesso in data 13.04.2020,
furto aggravato commesso in data 16.04.2020.

Il soggetto al fine di trarne profitto, a bordo degli autobus della linea urbana “TEP“(linee 3/4/5/7/8/11/12/13/23) di Parma si impossessava del telefono cellulare, mediante condotta abile ed astuta, consistita nell’avvicinarsi alla vittima durante la corsa del mezzo. Tale condotta veniva posta in essere con l’aggravante di aver commesso il fatto a bordo di un mezzo di pubblico trasporto, nonché con l’aggravante della destrezza, avendo posto in essere manovre idonee all’avvicinamento e al contatto fisico con la persona offesa e dunque idonee a sorprendere, attenuare ed eludere la sorveglianza di quest’ultima sui propri beni.

L’attività investigativa svolta dai Carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente ha consentito di individuare l’indagato quale gravemente indiziato dei numerosi delitti sulla base delle denunce e delle sommare informazioni acquisite dalle persone offese sentite che hanno saputo offrire una descrizione fisica conforme dell’autore di reati commessi ai loro danni (più volte descritto anche quale soggetto dai modi trascurati, con una cicatrice sulla guancia, spesso con una grossa busta da asporto al seguito e con un respiro profondo ed affannoso, circostanze direttamente riscontrate dai militari operanti).

In particolare lo scorso febbraio all’indomani dell’ennesima segnalazione di furto di un cellulare consumato bordo di uno degli autobus della linea tape i carabinieri si ponevano immediatamente alla ricerca del soggetto corrispondente alla descrizione fornita dalle persone sentite. In Viale Pasini, nei pressi dell’incrocio con piazzale Santa Croce, riuscivano a bloccare il soggetto e ad identificarlo. Nelle fasi del controllo, all’interno della busta e documentato tra gli indumenti, veniva ritrovato il telefono cellulare provento del furto avvenuto circa 30 minuti prima. A seguito della perquisizione domiciliare venivano rinvenuti altri oggetti sempre provento di furto, per cui il soggetto veniva denunciato in stato di libertà per il delitto di ricettazione.

La precisa e dettagliata descrizione del modus operandi resa delle persone sentite, dall’individuazione fotografica, delle immagini estrapolate dal sistema di sorveglianza interna i mezzi pubblici ove i furti sono stati commessi, nonché dal ritrovamento della refurtiva in capo al soggetto, conferma i gravi indizi a suo carico.

L’indagato è stato riconosciuto da oltre 20 persone offese, e comunque è stato individuato dalla PG a seguito dell’acquisizione e della visualizzazione delle immagini tratte dai sistemi di videosorveglianza degli autobus.

Alcune delle persone offese hanno riferito di tratti somatici e caratteristiche fisiche dell’indagato sostanzialmente coincidenti, caratteristiche che, a ben vedere, sono state riscontrate dalla stessa PG. Le dichiarazioni rese dalle vittime non hanno assolutamente fatto emergere possibili elementi di collegamento tra loro e dunque, possibili elementi di contrasto, rancore tra questi e l’indagato, con ciò dando estrema attendibilità in valenza indiziaria a tutto quanto dalle stesse dichiarato.

Tanto evidenziato, le modalità di perpetrazione dei fatti esprimono già di per se stessi un’indole particolarmente incline a commettere reati contro il patrimonio, tenuto anche conto che la rimarchevole estraneità del prevenuto i circuiti legali, come ampiamente confermato dalle plurime segnalazioni e dai precedenti penali a suo carico per reati della medesima indole di quelli per cui si procede commessi anche in epoca molto recente.

Trattasi inoltre di soggetto privo di lecita occupazione e di dimora, sì che deve ritenersi che egli viva principalmente dei proventi dell’attività delittuosa.

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
dott. Alfonso D’Avino