I (contro)Ritratti di Carlo Mattioli in mostra alla Reggia di Colorno

SMA MODENA

L’esposizione, inaugurata sabato 5 ottobre, curata da Sandro Parmiggiani e Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista e curatrice dell’archivio e della Fondazione Carlo Mattioli, riunisce una sessantina di opere e si apre con i sedici ritratti di storici personaggi colornesi conservati nella sala del Consiglio Comunale e commissionati all’artista nel 1963 da Augusta Ghidiglia Quintavalle, storica dell’arte e Sovrintendente alle Gallerie di Parma.

All’inaugurazione erano presenti, oltre ad un folto ed interessato pubblico, il neo Presidente della Provincia di Parma Alessandro Fadda (ad una delle sue prime uscite pubbliche); il Sindaco di Colorno Christian Stocchi; l’ex Presidente della Provincia Andrea Massari, la Presidente di Antea e coordinatrice della mostra, Antonella Balestrazzi, oltre ovviamente ai curatori della mostra.

Molti colornesi presenti hanno riconosciuto nella sala d’ingresso della prestigiosa mostra, i dipinti – ritratti di celebri personaggi della storia colornese e ducale – che adornano solitamente la Sala del Consiglio Comunale di Colorno: un corpus di (contro)ritratti che si muove scopertamente sulla corda dell’ironia, ma che, come ha ricordato la nipote Anna Zaniboni Mattioli, sarebbe riduttivo leggere solo in questa ottica.

Alcuni di essi giocano su una trasposizione divertita dei volti: Ottobono Terzi diventa il poeta Attilio Bertolucci, il filosofo Zaccaria Olivieri, il pittore Carlo Carrà e il vescovo Martino da Colorno, il papa regnante Giovanni XXIII.

L’esposizione prosegue con una lunga sequenza di ritratti che si avvicinano progressivamente all’intimità dell’artista: intellettuali, poeti, artisti da lui frequentati e stimati al tempo dell’Officina Parmigiana fino ai più celebri colleghi Renato Guttuso, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Ottone Rosai, Giacomo Manzù.

Commovente per intensità l’ultima sala della mostra, dedicata proprio ai ritratti familiari – la moglie Lina, la figlia Marcella e la stessa nipote Anna – a cui seguono alcuni intensi autoritratti con cui si chiude la visita.

Davvero un insieme di dipinti di grande pregio, frutto dell’opera di un geniale artista: Carlo Mattioli, pittore e disegnatore tra i più importanti del secolo scorso, ha affrontato molti temi: Parma, la sua città, la natura morta, il paesaggio, tormento e riflessione come nelle Aigues mortes, i cieli, l’illustrazione di testi capolavori della letteratura mondiale. “I ritratti di Mattioli – sottolinea Parmiggiani – sono apprezzati dagli appassionati della sua pittura e dagli studiosi dell’arte del Novecento tra gli esiti più alti della sua attività, nei tratti esasperati dei volti e della postura dei corpi, in una latente, talvolta dissacrante, ironia”.

Questa mostra – aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e visitabile insieme alla Reggia di Colorno – aiuterà a far conoscere ancora di più e meglio l’opera di Carlo Mattioli, a partire dai suoi (contro)ritratti. La mostra prosegue fino al 12 gennaio 2025.

Alberto Padovani