Si è conclusa nei giorni scorsi, con la denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di un 44enne straniero, una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Fontanellato.
Le indagini hanno permesso di individuare il presunto responsabile di una rapina in abitazione aggravata dalle lesioni alle vittime, avvenuta nel maggio del 2022 ai danni di una coppia di coniugi di Fontevivo.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine sotto diversi alias e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato identificato grazie a prove scientifiche inequivocabili.
L’episodio risale alla mattinata del 24 maggio 2022, quando due pattuglie dei Carabinieri — una della Stazione di Fontanellato e una di Polesine Zibello — erano intervenute con urgenza presso la villetta di una coppia di Fontevivo, vittima di una violenta rapina domestica.
I militari, giunti rapidamente sul posto, avevano appreso che poco prima i coniugi avevano sorpreso, al piano superiore della loro abitazione, un uomo travisato con una mascherina chirurgica mentre frugava nei cassetti della camera da letto.
Ne era seguita una colluttazione, durante la quale i due avevano tentato coraggiosamente di bloccare l’intruso. Quest’ultimo, vistosi scoperto, avrebbe reagito con violenza: colpendo la donna con uno schiaffo e mordendo alla spalla il marito per poi darsi alla fuga.
Sotto shock, le vittime avevano immediatamente allertato il 112.
Durante il sopralluogo, i Carabinieri avevano accertato che l’uomo era riuscito a rubare diversi monili in oro e un telefono cellulare. Nella successiva perlustrazione del cortile, era stata rinvenuta una mascherina chirurgica abbandonata, caduta presumibilmente durante la fuga.
Riconoscendone l’importanza investigativa, i militari l’avevano immediatamente repertata e campionata, ipotizzando che appartenesse proprio all’autore della rapina.
Le indagini, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma, erano quindi proseguite con un approccio scientifico.
Il reperto era stato affidato alla Sezione di Biologia del RIS di Parma, dove gli esperti dell’Arma avevano avviato un accurato lavoro di analisi e comparazione del DNA. Dalle tracce biologiche è stato estrapolato un profilo genetico maschile rimasto a lungo senza corrispondenza.
La svolta è giunta di recente, quando il profilo è risultato compatibile, in modo scientificamente certo, con un campione inserito nella Banca Dati Nazionale del DNA.
Il confronto ha permesso di attribuire il reperto a un 44enne originario dell’Europa dell’Est, già schedato per reati analoghi.
Ulteriori verifiche hanno consentito di accertare che lo stesso profilo biologico era presente anche nelle banche dati del DNA di Spagna e Germania, dove l’uomo risulta coinvolto in precedenti vicende penali.
Sulla base delle risultanze raccolte — e fermo restando il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva — il 44enne, attualmente detenuto per altra causa, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina aggravata e lesioni personali.
