
La sera del 16 marzo 2021 si è tenuto l’incontro in videoconferenza sul tema “progetto di ampliamento dello stadio Tardini”, con folta delegazione del Partito Democratico di Parma, rappresentata dal segretario cittadino Michele Vanolli, dai Consiglieri comunali, dai segretari dei circoli Lubiana / San Lazzaro e Cittadella e da numerosi altri esponenti del partito.
Lo scopo della riunione era entrare nel merito del tema “stadio Tardini”, già oggetto di attenzione da parte dei Consiglieri del PD.
Il Comitato ha riassunto i maggiori punti critici della vicenda:
▪ L’iter con cui si è arrivati il 9 settembre 2020, senza nessun crisma di trasparenza, al deposito del progetto di ampliamento dello stadio, del quale i cittadini e il Consiglio comunale stesso hanno potuto prendere atto solo a cose fatte.
▪ Il fatto che diversi esponenti apicali della Giunta, prima ancora che il progetto fosse depositato in Comune, lo abbiano dichiarato più volte “in linea con gli intendimenti di questa Amministrazione”.
▪ Il fatto che il 14 settembre 2020 il progetto sia stato ritirato senza dare spiegazioni. I dirigenti comunali chiamati a valutarlo hanno messo in risalto forti criticità, alcune insanabili. Segnatamente il settore Mobilità, ha rilevato insormontabili problemi per via delle “complessità e difficoltà attuali” dovute all’ubicazione dello stadio in pieno centro abitato; “In particolare le innegabili difficoltà viabilistiche della gestione di uno Stadio per squadra di calcio di serie A in posizione così centrale […] ed allo stesso tempo non assimilabili ad altre realtà del nostro territorio nazionale”.
▪ Il Comune sa che l’impianto soffre di problemi di sicurezza, in quanto: “è chiuso in un perimetro continuo e totalmente immerso in pieno centro abitato” (sentenze TAR 1992, Consiglio di Stato 1994, Cassazione 1997), e questa condizione è insanabile.
▪ Il Comune è a conoscenza che “le misure restrittive straordinarie per cui si limita fortemente la mobilità in una vasta area urbana che non consentono, a chi non si reca allo stadio, l’esercizio degli elementari diritti di movimento in cui si sostanzia la qualità della vita” (sentenza TAR 1998) sono insanabili.
▪ La girandola di dichiarazioni del vicesindaco Bosi, regolarmente smentite e poi riproposte, tutte ampiamente documentate, circa la volontà di abbattere la scuola Puccini Pezzani. A questo proposito è stata depositata, con firmatari alcuni Consiglieri di minoranza tra cui quelli del PD, una mozione di salvaguardia dall’abbattimento dell’edificio scolastico.
▪ L’accreditamento di Arcadis (società privata che opera per conto del Parma Calcio), coinvolta a partire da gennaio 2021 nella frenetica girandola di incontri istituzionali, organizzati dal vicesindaco Bosi, con vari rappresentanti delle istituzioni e autorità locali: Comitati Civici di quartiere, Soprintendenza, Scuola, Gruppi del Consiglio comunale, Questore, Prefetto, ARPA, Vigili del Fuoco e il Preside della Puccini Pezzani (ma guarda caso NON il Consiglio di Istituto e NON una delegazione dei genitori degli alunni della scuola).
▪ Il sondaggio voluto dal Parma Calcio, promosso addirittura sulla pagina Facebook del Comune e attraverso mail inviate dal vicesindaco Bosi a soggetti vari, senza nemmeno averne appurato l’attendibilità e la correttezza (requisiti dimostratisi totalmente assenti).
▪ L’esclusione aprioristica di ipotesi diverse dall’intervenire sull’impianto nella sua attuale ubicazione, nonostante tutte le criticità e i problemi che causa dall’ampliamento del 1991.
In sostanza si è negata in radice la possibilità di svolgere una qualsiasi analisi e valutazione preliminare, trasparente e partecipata. Si è negata qualsiasi possibilità di valutare la delocalizzazione dello stadio in un luogo più consono a ospitare un impianto di quelle dimensioni.
Non esprimersi sulla gravità di avere promosso il primo progetto, ridimensionarlo con la giustificazione che è stato ritirato, come sostiene il vicesindaco Bosi, è del tutto inaccettabile se si pensa che quel progetto era stato accolto e promosso dall’Amministrazione senza che vi fosse una qualsiasi valutazione preventiva degli impatti e in assenza totale di un processo trasparente e partecipato nei confronti della città e dei cittadini tutti.
Il Comitato ha illustrato le conseguenze derivanti dal previsto ampliamento dello stadio, sul piano dell’impatto sui quartieri circostanti, sulla viabilità, sulla qualità della vita dei cittadini, sull’aggravamento dell’inquinamento acustico e dell’aria, riportando informazioni e dati su ogni aspetto.
Siamo ora in attesa del nuovo progetto, ma l’Amministrazione ha continuato (e continua) a promuovere, in modo del tutto inconsueto, non più un “progetto”, ma l’intenzione stessa del Parma Calcio di realizzare l’opera a prescindere dai contenuti e da qualsiasi valutazione preliminare trasparente e obiettiva.
I rappresentanti del PD hanno mostrato vivo interesse al tema, hanno condiviso l’importanza tutelare il bene pubblico e il benessere dei cittadini, il rispetto rigoroso della separazione di ruoli nel rapporto tra pubblico e privato, nonché la necessità di garantire una reale partecipazione democratica e di assicurare trasparenza nei processi decisionali che riguardano interventi sullo spazio pubblico.
A proposito della scuola Puccini Pezzani, il PD ha messo in rilievo che è stata presentata una mozione contraria a qualsiasi ipotesi di abbattimento dell’edificio con firmatari tutti i suoi Consiglieri.
L’incontro si è concluso, in modo interlocutorio, rinviando ad altre occasioni l’approfondimento del problema “stadio in pieno centro abitato” e le possibili soluzioni.
Il Comitato Tardini Sostenibile