“La controcena dei Mille” a base di pane e mortadella e canzoni di lotta proletaria. FOTO

di UG

“La cena dei Mille” nel “salotto del centro storico della città”, con la quota di partecipazione da 100 euro cadauna, l’apparecchiatura raffinata del tavolo e gli chef stellati a firmare il menù, suscita inevitabilmente (vorrei dire banalmente) in taluni insofferenza, quando non ostilità.

Qualcuno non ce l’ha fatta a trattenere i suoi slanci egualitari nel nome della legittima iniziativa privata e ha organizzato in contemporanea la “Controcena dei Mille” sotto i Portici dell’Ospedale Vecchio nel cuore dell’Oltretorrente proletario e multietnico delle Barricate.

(foto di Beppe Fontana, Facebook)

Il menù ruspante prevedeva “pane e mortadella”, a cui gli organizzatori hanno aggiunto l’ingrediente della “pace” che, come il prezzemolo, sta un pò dappertutto.

Tra un canto di lotta, di protesta e di resistenza e l’altro interpretato dal gruppo dei Lampogas, si sono librati in cielo pugni chiusi e bandiere rosse tra le note di De Andrè, Battisti, Finardi, Rino Gaetano, Jannacci e Nomadi.



Due ore di gastronomia e musica con la volontà di divertirsi con 10 euro e dimostrare che esiste una Parma che si contrappone a quella con i lustrini della Cena dei Mille.

Tutto bello, simpatico, prevedibile.

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies

direttore responsabile

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies