
La magia del presepe continua fino al 2 febbraio 2024, festa della presentazione di Gesù al Tempio e per i parmigiani la “Candelora”. La XXVIII edizione della Mostra dei Presepi, allestita nel Chiostro della SS.Annunziata dall’Associazione Italiana Amici del Presepio Sede di Parma, rimarrà aperta in via eccezionale fino al 2 febbraio mantenendo invariati gli orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e feriali dalle 15.30 alle 18.30. Mattino su prenotazione per le scuole.
“Quest’anno – spiegano i soci dell’Associazione – ricorrono gli 800 anni del Presepe di Greccio, il primo presepe della storia, realizzato da San Francesco. Come Associazione, a livello internazionale e nazionale, tutte le mostre hanno realizzato la riproduzione del Presepe di Greccio. Inoltre Papa Francesco ha emesso un decreto che permette di ottenere l’indulgenza plenaria, davanti al Presepio, nelle chiese francescane fino al prossimo 2 febbraio”.
† Terra Santa 14 – La mia esperienza nella grotta della Natività a Betlemme. E gli ortodossi ci ricascano… (di Andrea Marsiletti)
L’esposizione presepistica di quest’anno si apre con la riproduzione del Presepe di Greccio: San Francesco e il lupo, in adorazione del Bambino, Miracolo del Natale. Gli scritti francescani raccontano dell’arrivo di Francesco a Greccio nel 1209: un paese fortemente provato dalla presenza di lupi molesti e dalla carestia. In quei mesi di permanenza i lupi iniziarono a diventare mansueti e gli abitanti di Greccio ne diedero merito al Frate. Ecco perche, a fianco di Francesco, nel presepe di Greccio ce proprio il lupo.
Nel 1223 Francesco si reca a Roma dal Papa per l’approvazione della regola e, in quell’occasione, chiede al Santo Padre di poter rappresentare il Mistero del Natale.
Ottenuto il consenso dal Pontefice torna a Greccio e chiede a Giovanni Velita, signore di Greccio e suo grande amico, di trovargli un posto per riprodurre la grotta di Betlemme. In pochi giorni tutto è pronto e Greccio si prepara al Natale: la sera della Vigilia, a mezzanotte, viene celebrata una S.Messa da Francesco e il Santo viene raccontato in adorazione della mangiatoia. Per chi ha fede, e in tanti quella sera la ebbero, illuminata da una luce abbagliante: quella del Bambino di Betlemme