
In relazione alle notizie riportate dalla stampa on line odierna ricavate da esternazioni fatte sul profilo facebook dal Sindaco di Parma, Pizzarotti Federico, aventi ad oggetto il suo coinvolgimento in una indagine relativa ad illeciti che sarebbero stati commessi nella qualità di Presidente della Fondazione Teatro Regio, il Procuratore di Parma non può che sottolineare l’assoluta correttezza del suo Ufficio che, nella istituzionale attività di accertamento di fatti-reato, legittimamente porta avanti delle investigazioni, nel corso delle quali, essendo emersi indizi di reità, ha emesso invito a comparire per rendere interrogatorio nei confronti di una delle persone sottoposte ad indagini, ovvero per compiere un atto che, nel contempo, ha valenza investigativa ma costituisce altresì l’occasione per l’interessato per esporre le proprie ragioni, così difendendosi (come la legge prevede) “nel processo”.
Tutto ciò è avvenuto nella massima discrezione e segretezza, a tutela della riservatezza delle persone e delle Istituzioni pubbliche coinvolte.
Desta pertanto perplessità l’espressione –riportata dalla stampa come proveniente dal profilo facebook dell’interessato- secondo cui “non è bello aprire un giornale e leggere di essere un truffatore”, posto che nessun giornale era a conoscenza della notizia prima che, improvvidamente, proprio l’interessato ne facesse pubblica menzione.
La Procura di Parma non intende ovviamente alimentare polemiche lanciate mediante l’evocazione di pregresse vicende giudiziarie e/o la personalizzazione delle inchieste, nella consapevolezza che l’unica strada da percorrere, per un Ufficio così delicato come la Procura, sia quella del mantenimento dell’equilibrio istituzionale, secondo cui i processi si fanno nelle aule di Giustizia, ove, nell’ambito della normale dialettica, Accusa e Difesa si confrontano civilmente intorno ad una ipotesi di reato.
Il Procuratore della Repubblica
dott. Alfonso D’Avino