
Stefano Bonaccini ha ottenuto un ottimo risultato, in una condizione di partenza mai così difficile per un “Governatore” uscente in Emilia-Romagna: questo lo hanno detto o dovuto ammettere tutti.
Ottenuto il meritato risultato, ora inizia una fase davvero nuova, dove o Bonaccini dimostra di avere imparato la lezione, oppure i vecchi problemi torneranno a farsi vivi, stavolta in modo definitivo.
Per questo una delle priorità della sua Presidenza è l’istituzione di un Assessorato nuovo, con una rappresentanza efficace e capace di dare risposte concrete a istanze e anche ad un’esasperazione da lontananza.
Occorre un Assessore ai Territori decentrati, che si faccia carico di viaggiare senza sosta nelle zone periferiche della Regione. Laddove non solo si sono dispersi i voti del “PD” (questo è un problema del PD eventualmente), ma si è dispersa la fiducia stessa nella politica, ed è emersa un’onda fortissima di antipolitica che ieri era interpretata dal M5S, oggi dalla Lega (meno antipolitica dei precedenti e più lobby), domani chissà… ma che rappresenterà sempre un problema reale di rappresentanza politica efficace, se non lo si affronta.
L’ideale sarebbe un Assessore piacentino, perché Parma starebbe ben rappresentata in ambito Sanità. Entrambe le province hanno bisogno di un “referente” locale forte in Regione, oltre i Consiglieri eletti.
Vedremo dalla scelta della squadra se Bonaccini avrà imparato la lezione, puntando su una Regione meno Bolognacentrica ed anche meno modenese (c’è già lui).
Molto di questi anni si gioca in questi giorni. Con un consiglio peraltro molto gettonato. Si tenga vicina Elly Schlein, che agli occhi delle nuove generazioni rappresenta un nuovo modo di intendere e rappresentare la politica.
Alberto Padovani