Torna uno degli appuntamenti più attesi e sorprendenti del ParmaJazz Frontiere Festival: il concerto della Chironomic Orchestra, in programma domenica 26 ottobre alle 18.30 all’Auditorium del Carmine di Parma.
Il nuovo spettacolo, dal titolo “Land(e)scapes – Dal gesto al suono, dal suono al gesto”, vedrà protagonisti, accanto all’ensemble, anche i partecipanti del Laboratorio di Improvvisazione / Improvised Chironomy del Conservatorio “Arrigo Boito”.
Guidata dal linguaggio innovativo della direzione chironomica, l’orchestra darà vita a un’esperienza sonora irripetibile, dove l’improvvisazione strutturata si intreccia con l’interazione collettiva e la libertà espressiva del momento.
Un viaggio nel mistero del suono che si manifesta, come afferma Marco Buttafuoco: “Non sappiamo dove arriveremo, ma quel punto di arrivo sarà, dovrà essere, l’inizio di un nuovo capitolo”.
La chironomia è una forma di direzione musicale basata su gesti delle mani, utilizzata fin dall’antichità per guidare esecuzioni corali o strumentali. Le sue origini risalgono alle prime rappresentazioni egiziane e trovano sviluppo nelle tradizioni prive di notazione scritta — dai canti vedici a quelli bizantini e romani — fino alla cantillazione ebraica.
Nel panorama contemporaneo, la chironomia trova nuova vita nella musica improvvisata, diventando una forma di conduction gestuale: il direttore guida i musicisti attraverso segni e movimenti, senza spartiti né regole fisse, stimolando una creazione sonora collettiva e irripetibile.
Sotto la direzione di Roberto Bonati, la Chironomic Orchestra esplora da anni questo linguaggio, trasformando ogni performance in un evento unico.
Quest’anno, l’ensemble si presenta in una versione ancora più ampia, unendo i membri storici ai nuovi talenti del Conservatorio “A. Boito” di Parma, in un dialogo continuo tra esperienza, sperimentazione e libertà creativa.
