
Con un’interrogazione rivolta al governo regione, Fabio Rainieri ed Emiliano Occhi (Lega) vogliono sapere se la scelta di chiudere la clinica riabilitativa termale villa Igea di Salsomaggiore, nel parmense, sia ricollegabile al fatto che il personale della stessa struttura abbia operato per settimane senza le dovute protezioni.
Parte del personale sanitario della clinica, spiegano i due consiglieri, “sarebbe infatti risultato positivo al coronavirus”. I sindacati, rimarcano i due leghisti, “avevano denunciato l’inadeguatezza delle misure attivate a tutela degli operatori”. A quanto pare, proseguono, “nel centro, da alcune settimane, erano presenti pazienti (non affetti dal virus) provenienti dalle strutture ospedaliere, questo per contribuire a liberare posti nei reparti che si occupano del virus”.
Rainieri e Occhi chiedono quindi all’esecutivo regionale di fare chiarezza sull’accaduto e sul luogo in cui siano stati ricollocati i ricoverati della clinica. E domandano, infine, quali azioni verranno attivate a Salsomaggiore per contrastare la diffusione del contagio.
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“Il personale della clinica, per mezzo delle proprie rappresentanze sindacali, avrebbe espresso per tempo le condivisibili lamentele per l’assenza di dispositivi di protezione individuali, nonché di opportuna formazione contro il proliferare del coronavirus” lo scrive in una interrogazione parlamentare al Governo l’on. Tommaso Foti, Vice-capogruppo Vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, riferendosi a quanto accaduto a Villa IGEA.
“Occorre fare subito chiarezza, soprattutto perché la struttura – rimarca Foti – aveva stretto un accordo quadro con la Regione Emilia-Romagna e con l’Associazione italiana ospedaliera privata, al fine di ospitare pazienti non affetti da covid-19 e contribuire così ad alleggerire la pressione, notevolissima, sulle strutture pubbliche”.
Per il deputato del movimento politico di Giorgia Meloni la faccenda è seria: “E’ evidente – scrive Foti nella interrogazione al Governo – che il manifestarsi di un focolaio di coronavirus in una struttura come Villa IGEA, in piena epidemia in corso, rappresenta un fatto grave. Occorre che le autorità competenti si attivino subito – è l’affondo dell’esponente di Fratelli d’Italia – per verificare se, e in tal caso per quali motivi, il personale della Clinica abbia lavorato per settimane senza le adeguate misure di prevenzione e protezione da covid-19”.
“Il risultato ad oggi – conclude Foti nell’atto ispettivo – è che Villa IGEA dovrà restare chiusa per un certo periodo, una limitazione che si sarebbe potuta evitare, se solo si fossero assunti gli adeguati protocolli a tutela di ospiti ed operatori. E’ doveroso accertare le ragioni per cui ciò non sia avvenuto ed assumere i conseguenti provvedimenti”.