
E’ noto come il carcere di Parma viva da molti anni una critica carenza di personale e un crescente incremento del numero dei detenuti. Gli episodi di intemperanza da parte di alcuni detenuti che li hanno portati a compiere atti di autolesionismo ed episodi di criticità nella sicurezza dopo avere appiccato il fuoco a dei materassi devono essere interpretati nel modo corretto. Tali episodi sono perpetrati da soggetti che presentano spesso sofferenza psichiatrica che viene acuita anche dalle misure anti Covid (si ricorda che in questo periodo in carcere ci sono decine di detenuti positivi che costringono la popolazione ristretta a dovere rinunciare alla misure di socialità tra i reclusi).
Ad aggravare il contesto vi è anche una forte pressione sanitaria che, nonostante lo sforzo dell’Ausl locale, rallenta i servizi interni. Non ultimo va ricordato che molto spesso in carcere vengono recluse persone che hanno commesso reati di minore entità o che hanno trasgredito ad una normativa da anni troppo restrittiva circa le sostanze stupefacenti. La lista progressista Onda invita pertanto la politica e, soprattutto, chi ad oggi rappresenta Parma in Parlamento ad astenersi da iniziative di mera strumentalizzazione a fini elettoralistici sulla pelle di chi soffre, come la comunità carceraria nel suo complesso, in cui quotidianamente il personale penitenziario, il volontariato e le politiche locali in ambito penale promuovono l’azione di recupero e vicinanza ai reclusi nonché l’adempimento dei doveri della società circa il dovere costituzionale di umanizzare la pena.
Lista Progressista Onda
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CARCERE: CAVANDOLI (LEGA), DA SINISTRA ATTACCHI A CHI PARLA DEI PROBLEMI DEL CARCERE
“Apprendo che c’è una lista di sinistra, che non nominerò perché il fine di attaccarmi è proprio quello di farsi pubblicità, che si scaglia contro la mia interrogazione al ministro della Giustizia dopo l’ennesimo episodio di violenza nel carcere di Parma dovuto alla situazione di cronico sovraffollamento di detenuti e di altrettanto cronico organico ridotto che denunciamo da anni. In questo caso si è trattato di incendi che hanno messo a repentaglio l’incolumità e la salute di detenuti e agenti. Ennesimo campanello d’allarme di vecchi problemi irrisolti.
Evidentemente gli obblighi di campagna elettorale impongono un po’ a tutti di dire qualcosa ogni tanto e loro, diligentemente, lo fanno. Nel frattempo, noi pensiamo ad affrontare i problemi della città, del carcere, del territorio.”
Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega, responsabile Dipartimento Giustizia della Lega Emilia, firmataria dell’Interrogazione al Ministro della Giustizia