Si è tenuto giovedì sera a Lostello nel Parco della Cittadella il primo evento pubblico a difesa dei referendum, battesimo ufficiale del comitato referendario di Parma per la cannabis legale, con la presentazione del libro “Mamma mi faccio le canne”.
Alla presenza dell’autrice, Antonella Soldo, coordinatrice nazionale di Meglio Legale e membro del Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni, si è ripercorsa la strada delle iniziative politiche e popolari per la regolamentazione della cannabis intrapresa in questi anni e che ha portato, a causa del disinteresse di tutta la classe politica, alla raccolta delle oltre 630.000 firme per chiedere il referendum abrogativo. “Questa iniziativa, come le tante che si stanno svolgendo proprio in queste ore in tutta Italia, ha lo scopo di mandare un chiaro messaggio politico alle istituzioni in vista dell’appuntamento del 15 febbraio, quando la Corte Costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità dei referendum”.
Giampaolo Varani, portavoce locale del Comitato referendario, come quest’iniziativa, organizzata dall’associazione Luca Coscioni di Parma in collaborazione con il Canapaio Ducale e Mondadori di piazza Ghiaia aggiunge che ” Dobbiamo far sentire che siamo con il presidente Mattarella” – ha detto- “che ha sottolineato la necessità di riattivare il circuito della partecipazione popolare. E per questo ringraziamo Alessandro Tassi Carboni, Presidente del Consiglio Comunale, per il saluto istituzionale e l’attenzione portati a questa nostra iniziativa”.
“Sui grandi temi che interessano l’opinione pubblica sarebbe buono che la classe politica si interrogasse, prendesse posizione e coinvolgesse i cittadini. In molti stati americani – ha continuato Tassi Carboni nel suo saluto – la decisione di cambiare linea sulle droghe, e sulla cannabis in particolare, è avvenuta per via referendaria e la scelta, unanime, è stata che è meglio regolamentare un fenomeno sociale così vasto anziché ignorarlo e lasciarlo in mano alle associazioni criminali. Anche per l’Italia, a questo punto, lo strumento del referendum potrebbe servire per riflettere, come comunità, sull’efficacia o meno delle misure attuali e se non è arrivato il momento di regolamentare produzione, vendita e consumo di cannabis come già sta accadendo in molti stati occidentali”.

Antonella Soldo, ospite col suo libro “Mamma mi faccio le canne”, ha aggiunto: “Il rapporto giovani-droghe andrebbe considerato nella sua ampiezza e nella sua delicatezza. Si può decidere di affrontarlo “a gamba tesa”, con irruzioni e sequestri nelle scuole, turbando e criminalizzando gli studenti, sollevando inutili polveroni mediatici e soprattutto ottenendo risultati miseri nonostante l’ingente dispiegamento di forze, oppure si può seguire quanto sta accadendo in molti Paesi dove oramai il consumo di cannabis è un fenomeno legale, controllato, che fa addirittura registrare una flessione del consumo tra i minori. In un Paese dove questo tema è espulso dal dibattito pubblico, è arrivato il momento di riaprire un dialogo”.
“Parma è stata la seconda città della prima regione italiana per numero di firme raccolte. Questo enorme successo ed entusiasmo, frutto dell’attivismo di vent’anni in città sarà il carburante per una campagna referendaria che parte già oggi con l’obiettivo di far conoscere i buoni risultati raggiunti negli stati in cui la cannabis è già legale, come il Canada, l’Uruguay e ben 19 stati USA. Pensiamo che introdurre nel dibattito pubblico i dati e le evidenze scientifiche ed istituzionali di chi ha intrapreso il percorso della regolamentazione invece che subappaltare il commercio di cannabis alla mafia sia il modo migliore per convincere i dubbiosi e gli indecisi. Parma, continua Luca Marola del Canapaio Ducale, ha dimostrato in numerose occasioni di essere a favore di un cambiamento di politiche anche su questo tema; il Sindaco Federico Pizzarotti ha sempre espresso il sostegno alle iniziative antiproibizioniste cittadine ed una larga parte della popolazione parmigiana è sulla stessa lunghezza d’onda. Sarà nostro obiettivo far sì che i temi antiproibizionisti rimangano parte dell’agenda politica cittadina anche in futuro e per questo una presenza referendaria ed antiproibizionista sarà ben presente durante la campagna elettorale per il nuovo sindaco”.
La neo eletta segretaria locale dell’Associazione Luca Coscioni, Giulia Lanzafame, ha ricordato come l’avvio della stagione referendaria sia avvenuta grazie all’impegno di Marco Cappato, Mina Welby, dj Fabo e Filomena Gallo, i dirigenti della Luca Coscioni che hanno messo corpo e anima affinchè si arrivi ai referendum. “Regolamentare è meglio che ignorare e punire. Questo vale per la cannabis come sui temi del fine vita e la regolamentazione del suicidio assistito e dell’eutanasia. La nostra associazione, che ha coordinato quest’estate la campagna di raccolta firme sia sulla cannabis che sull’eutanasia (6300 firme digitali sulla cannabis e circa 15.000 ai banchetti), sarà il cuore pulsante della campagna referendaria trasformando la primavera in una storica stagione di libertà”.

