† Maria assurge in cielo, senza angeli, con la nebbia che si fa luce [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)

SMA MODENA
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TeoDailyIntroduzione e prologo del Vangelo (immaginario) secondo Andrea

E accadde, alla fine dei giorni terreni, che Maria, la madre del Signore, si ritirò in solitudine sui monti di Gerusalemme. Sedette in silenzio, come chi ascolta il cuore stesso del cielo, e il mondo attese senza voci.

Il suo respiro era lento, il suo sguardo fisso nell’invisibile. E mentre pregava, sentì scorrere in sé la pienezza della vita promessa dal Padre: il confine tra terra e cielo si dissolse, e la luce si fece parte del suo essere.

Il corpo e l’anima si raccolsero in un’unica presenza, e ciò che era fragile sulla terra si lasciò sollevare verso la totalità del cielo. Non vi era clamore, né trombe, né angeli: vi era solo l’esperienza di chi abita la pienezza della vita divina.

Il corpo di Maria assurse in cielo e il suo sguardo rimase rivolto al Figlio, come aveva fatto sotto la croce. Ella si levò in alto perché il Signore volle che la sua fragile carne umana fosse anticipazione di ciò che attende ogni figlio fedele, segno del Regno dove la morte sarà vinta e la vita eterna splenderà senza tramonto.


VANGELO SECONDO ANDREA


Andrea, che vegliava in silenzio, scrisse: “Percepii il compimento della promessa: il corpo che aveva portato il Verbo si unì alla gloria eterna. In lei la risurrezione è già compiuta, e ciò che avviene a lei sarà destino di tutti coloro che camminano nella fede quando corpo e anima si riuniranno nella vita che non ha fine, e la corruzione non avrà più potere.”

Maria si dissolse nel silenzio luminoso, come nebbia che diventa luce; la sua presenza rimase come un soffio nell’universo, palpabile a chi crede, invisibile a chi non vuole vedere. La terra trattenne il respiro, e il cielo la accolse senza confini, mostrando a tutti i credenti il volto del mistero che unisce l’umano al divino.

Andrea Marsiletti


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