MECSPE alle Fiere di Parma: si consolida la ripresa per le Pmi dell’Emilia Romagna del comparto meccanico

SMA MODENA
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Ritrovata fiducia nel futuro, ottimi dati economici e percorso di innovazione e digitalizzazione saldamente avviato. Sono le principali indicazioni che provengono dal comparto della meccanica dell’Emilia-Romagna raccolte dall’Osservatorio MECSPE, realizzato da Senaf e presentato oggi in occasione dell’inaugurazione di MECSPE (Fiere di Parma, 22-24 marzo), all’interno della tappa conclusiva dei “LABORATORI MECSPE FABBRICA DIGITALE, La via italiana per l’industria 4.0” dedicata al tema dell’”Uomo al centro della fabbrica digitale”.

Secondo l’Osservatorio MECSPE, infatti, per le pmi emiliano-romagnole della meccanica il 2017 si è chiuso con fatturati in crescita per oltre la metà delle imprese (64,9%) e una situazione occupazionale positiva: se nel 37,8% dei casi il numero di addetti non è variato, ben il 56,8% delle imprese intervistate ha assunto nuovo personale e il 48,6% dichiara che il numero dei dipendenti in azienda aumenterà anche nel corso del 2018.
Molto buone anche le aspettative sulla variazione di fatturato per il 2018: il 63,1% del campione intervistato prevede un incremento mentre solo il 5,3% ritiene che ci sarà calo. Un contesto che soddisfa gli imprenditori, con quasi sette su dieci (73,7%) ampiamente appagati dall’andamento attuale della propria azienda.

Si respira una consapevolezza positiva, anche tirando le somme sul proprio percorso verso l’innovazione e la valutazione della propria posizione aziendale in rapporto al processo di Industria 4.0: più di un terzo degli intervistati (38,7%) si sente in linea con le competenze richieste, mentre il 19,4% ritiene di stare precedendo le azioni dei competitor.

Capitolo particolarmente importante è quello relativo alla trasformazione digitale in corso nelle aziende: il 65,7% del campione analizzato ritiene che negli ultimi anni la propria azienda abbia avuto un’evoluzione digitale e il 45,7% ritiene di avere un livello di conoscenza alto o sufficiente rispetto alle opportunità tecnologiche digitali presenti sul mercato. Il 42,8% delle imprese percepisce la propria azienda come annoverabile tra quelle innovative.

A più di un anno di distanza dalla presentazione del Piano Nazionale Industria 4.0 ben il 68,8% degli imprenditori giudica positivamente o discretamente gli effetti sul settore, seppur esprimendo la necessità di un piano pluriennale e di una minore attenzione rivolta alle grandi imprese. In particolare, tra le iniziative previste, si attribuisce grande rilevanza all’iper-ammortamento di macchinari funzionali alla digitalizzazione (70,4%), al potenziamento del fondo di garanzia per le PMI (57,7%), alla de-fiscalizzazione dei premi di produzione (55,6%), al credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (52%), al miglioramento delle infrastrutture digitali abilitanti (51,9%).

“La consapevolezza che innovazione e formazione possano rappresentare il volano per la propria azienda è oramai matura nelle imprese dell’Emilia Romagna che operano nel comparto della meccanica – commenta Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE – Le aziende hanno accettato la sfida della digitalizzazione e stanno mettendo in campo risorse e strumenti per essere protagonisti della Fabbrica Digitale 4.0, un modello che mira sempre di più verso l’efficienza dei processi, il miglioramento della performance e la valorizzazione dell’uomo, che deve continuare a rimanere il protagonista di ogni processo”.

Positivi anche i giudizi sulla riconferma e il rafforzamento degli strumenti di impresa 4.0 per il triennio 2018-2020: il 33,3% delle aziende dichiara che possono fare la differenza, consentendo alle aziende di fare un notevole passo in avanti, mentre il 43,3% del campione li valuta discretamente, asserendo come siano una buona base di partenza, per quanto non esaustiva.

La formazione in azienda è sempre di più percepita come una priorità, con il 72,2% delle imprese intervistate che ha dedicato più di 10 ore per dipendente alla formazione interna e il 19,4% che ne dedica oltre 40.

I fattori considerati come critici dalle imprese riguardano i tempi giudiziari in caso di controversia, considerati troppo lunghi (33,3%), la burocrazia (24,3%) e la carenza di formazione tecnico professionale (16,7%). Seguono gli aspetti fiscali (16,2%) e la forte concorrenza nel mercato, che influisce sul prezzo di vendita (11,4%).

Dal punto di vista della preparazione complessiva che la quarta rivoluzione industriale richiede al personale nell’analisi e gestione dei dati, il livello di competenze è giudicato alto dal 24,2% degli intervistati e medio da circa la metà degli imprenditori (57,6%).

Le PMI dell’Emilia Romagna della meccanica che a oggi hanno introdotto nuove tecnologie abilitanti, hanno privilegiato soluzioni per la connettività (83,3%) e la sicurezza informatica (75%) – settori in cui si registra anche il livello di conoscenza maggiore da parte delle aziende – la simulazione (50%), l’Internet of Things (25%), la produzione additiva (25%) e il cloud computing (20,8%). Entro la fine dell’anno in corso, inoltre, il cloud computing sarà presente in un ulteriore 33,3% delle imprese intervistate, la produzione additiva nel 29,2%, la sicurezza informatica nel 25% e l’Internet of Things nel 20,8% delle aziende intervistate.

Rispetto alla ricerca di nuove professionalità che facciano fronte alle sfide dell’industria 4.0, il 46,7% si indirizza perlopiù verso le Università, il 36,7% verso Agenzie di ricerca del personale, il 33,3% utilizza come bacino gli istituti tecnici e la stessa percentuale ricorre alle società di consulenza.

Per quanto riguarda gli investimenti in Ricerca & Innovazione per il 2018, il 9,4% delle imprese intervistate dichiara che destinerà a questa voce nel corso dell’anno dal 10% al 20% del proprio fatturato e l’21,9% del campione esaminato dedicherà una percentuale superiore al 20%.

Per accelerare il processo di avvicinamento all’innovazione della propria azienda, il 61,8% delle imprese punta su consulenze mirate, il 41,2% punta sul trasferimento di conoscenza e il 38,2% utilizza il metodo della comparazione con le aziende analoghe. Il processo di digitalizzazione è, secondo il 82,9% degli imprenditori del comparto della meccanica, un percorso che deve coinvolgere l’azienda nella sua totalità o perlomeno una sua buona parte.

La digitalizzazione generale raggiunta in azienda è alta, soprattutto quando si parla della relazione con il cliente e dei canali di vendita e marketing (57,6%), di relazione con il fornitore di macchine (45,5%) e di progettazione e sviluppo del prodotto (42,4%). Tra gli effetti maggiormente attesi, il 53,3% prevede fino al 15% di aumento dei ricavi, mentre il 66,7% prospetta lo stesso risultato per quanto riguarda la riduzione dei costi.

Al momento, i principali fattori di rallentamento della digitalizzazione sono rappresentati da un rapporto incerto tra investimenti e benefici (per il 51,7% delle aziende), dall’arretratezza delle imprese con cui si collabora (34,5%), dalla mancanza di una chiara visione della direzione da intraprendere da parte del top management (34,5%) e dalla mancanza di competenze interne (31%). Non c’è invece dubbio su quale sia la figura driver preposta a stimolare/guidare il processo di innovazione digitale in azienda: il 54,3% indica l’imprenditore. A seguire, il Direttore IT/Responsabile di Sistemi Informativi (11,4%), il Direttore Ricerca & Sviluppo (5,7%) e il Direttore tecnico (2,9%).

OSSERVATORIO MECSPE – SINTESI SULL’ANDAMENTO ECONOMICO DEL COMPARTO DELLA MECCANICA

L’andamento aziendale attuale risulta complessivamente soddisfacente per le imprese del comparto della meccanica con il 73,7% degli imprenditori che parla di performance aziendale molto positiva, il 23,7% che si dice mediamente appagato e solo il 2,6% contrariato.

Soddisfazione che si può in parte spiegare guardando, in prima battuta, all’andamento generale nel 2017 e alle previsioni per l’anno in corso.

Nel 2017 rispetto al 2016, infatti, i fatturati sono stati in crescita per il 64,9% delle aziende, mentre il 35,1% dichiara stabilità.
Sul fronte occupazione, il numero di addetti è aumentato per il 56,8% delle imprese, mentre si è mantenuto complessivamente stabile per il 37,8%; solo un 5,4% ha dovuto ridurre il personale.
Il portfolio ordini è giudicato “adeguato” ai propri livelli di sostenibilità finanziaria dal 88,9% delle imprese, contro un 11,1% per cui è insufficiente.

Per quanto riguarda le previsioni per il 2018, il 63,1% si aspetta una crescita del fatturato, il 31,6% stabilità, mentre solo il 5,3% prospetta un calo; rispetto al livello di occupazione in azienda, il 48,6% prospetta incrementi, il 45,9% dichiara di voler mantenere stabile il numero di addetti e solo il 5,4% prevede cali.

L’export rimane fattore di traino per le pmi dell’Emilia Romagna con quasi 7 su 10 (68,4%) che dichiarano di esportare i propri prodotti e servizi, con un’incidenza variabile. Il 39,5% dichiara di realizzare all’estero meno del 10% del proprio fatturato, il 7,9% “dall’11% al 25%”, il 5,3% “dal 26% al 45%”, l’7,9% “dal 46% al 70%” e l’7,9% “oltre il 70%”.
Chi esporta punta prevalentemente verso gli Stati dell’Europa Centro-Occidentale (84%), seguiti da quelli dell’Europa dell’Est (32%), del Nord America (16%) e del Medio Oriente (16%) e di Asia, Russia e Sud America (12%).

Non ci sono dubbi sul futuro del mercato in cui si trovano a operare le singole aziende: nei prossimi 3 anni, il 62,2% si aspetta uno sviluppo del mercato e solo il 37,8% prevede che rimanga stabile.

Nota metodologica: l’indagine è stata condotta da GRS Research & Strategy su un campione rappresentativo di aziende dell’Emilia-Romagna del settore della meccanica utilizzando il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). L’indagine si è svolta nei mesi di gennaio-febbraio 2018.

I numeri di MECSPE 2018
12 Saloni tematici, 28 unità dimostrative, 5 piazze dell’eccellenza, Oltre 2.000 Aziende presenti, 58 Convegni e Workshop, 110.000 mq di superficie espositiva.

I saloni di MECSPE
Macchine e Utensili – macchine utensili, utensili e attrezzature; Fabbrica Digitale – tecnologie informatiche per la gestione di una fabbrica intelligente; Motek Italy – automazione di fabbrica; Power Drive – Sistemi – Componenti – Meccatronica; Control Italy – metrologia e controllo qualità; Logistica – sistemi per la gestione della logistica, macchine e attrezzature; Subfornitura Meccanica – lavorazioni industriali in conto terzi; Subfornitura Elettronica – progettazione, lavorazioni elettroniche e componenti e accessori; Eurostampi, Macchine e subfornitura plastica – stampi e stampaggio; lavorazioni delle materie plastiche e della gomma; Additive Manufacturing – rapid prototiping e 3D printing; Trattamenti Superficiali – macchine e impianti per il trattamento e la finitura delle superfici; Nuovo salone dei materiali non ferrosi e leghe – alluminio, titanio, magnesio, compositi e tecnologie.