
I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, coordinati dalla locale Procura, hanno eseguito, nei confronti di un 20enne greco, un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Parma, in quanto ritenuto gravemente indiziato del reato di atti persecutori.
L’indagine trae origine dalla denuncia presentata da una giovane di Parma a fine marzo 2023, in cui la predetta riferisce che da metà dello stesso mese -da quando cioè era finita la relazione sentimentale di breve durata che li aveva portati a convivere- è vittima di vere e proprie condotte persecutorie poste in essere dall’ex fidanzato.
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La ragazza, oltre ad essere stata molestata fisicamente, giornalmente avrebbe ricevuto telefonate o messaggi sui vari social provenienti da diversi numeri, ma tutti riconducibili al predetto. La vittima sarebbe stata poi sottoposta a continui pedinamenti nei luoghi frequentati che la costringevano a minacciare di chiamare i Carabinieri per allontanare il giovane. Tutto questo sarebbe stato all’origine di una condizione di ansia e timore per la sua incolumità.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, alla luce degli elementi indiziari acquisiti (ovvero: certificato medico attestante le molestie fisiche subite con 30 gg di prognosi; dichiarazioni raccolte dai conoscenti; acquisizione di registrazioni telefoniche e di messaggi ricevuti dalla giovane), ritenendo integrata la gravità indiziaria ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere dell’indagato.
Al di là delle responsabilità personali che saranno accertate nel corso del processo, l’odierna vicenda appare significativa, perché si tratta di una tipologia di reato che si va sempre più diffondendo nel circondario di Parma e che riguarda le fasce di età più disparate, a dimostrazione della pervasività di certe condotte.
Parma, 27 aprile 2023
Il Procuratore della Repubblica dott. Alfonso D’Avino